Notte fonda per la Juventus, sconfitta in casa a sorpresa dal Benevento: decisivo il secondo goal italiano di Adolfo Gaich, arrivato sfruttando un erroraccio di Arthur che gli ha consegnato il pallone con un passaggio in orizzontale sanguinoso.
I bianconeri restano a -10 dall'Inter che gioisce senza scendere in campo. Pesa enormemente il confronto con le altre stagioni: un anno fa, a questo punto del campionato, Sarri aveva totalizzato 11 punti in più, addirittura 20 Allegri nell'annata 2018/2019. Inoltre 'Madama' ha perso tra le mura amiche contro una neopromossa come non accadeva dal gennaio 2013, quando la Sampdoria effettuò il blitz grazie ad una doppietta di un giovanissimo Mauro Icardi.
In conferenza stampa, Andrea Pirlo ha palesemente tirato le orecchie ai propri giocatori, rei di aver adottato un atteggiamento inconcludente dal primo all'ultimo minuto.
"Abbiamo fatto una brutta gara dall'inizio alla fine e questo lascia l'amaro in bocca. L'avevamo preparata in maniera completamente diversa. Purtroppo quando non hai l'atteggiamento giusto e non vuoi andare incontro a certi risultati con il cuore, capitano partite come questa. Le parole da sole non bastano, bisogna fare i fatti in campo: ai ragazzi ho detto che è inutile raccontarci storie se poi non si ha la voglia di raggiungere certi risultati".
Responsabilità da condividere tra il tecnico e i calciatori, artefici del loro destino con le giocate individuali che determinano gli esiti delle partite.
"Questi sono errori tecnici individuali, quindi sono difficili da cambiare per un allenatore perché non è nella testa del giocatore: può arrivarci fino a un certo punto, ma poi sono i giocatori che vanno in campo. Poi magari hanno questi attimi in cui la concentrazione non è al 100%: possono capitare ma non devono capitare, bisogna essere sul pezzo e sapere in quale squadra si gioca. Avevamo la possibilità di continuare bene il nostro cammino, dovevamo avere un atteggiamento aggressivo".