Dopo la cessione estiva di Patrik Schick alla Roma, la Sampdoria forse non pensava di trovare immediatamente un altro giovane gioiello da far crescere sul prato di Marassi. Ed invece Dawid Kownacki sta già sorprendendo tutti con il suo talento.
A dire il vero non si può più parlare di sorpresa ma di conferma: l'attaccante polacco classe 1997 aveva segnato a San Siro contro l'Inter il suo secondo goal consecutivo in Serie A ed ha migliorato ulteriormente la sua media realizzativa con la doppietta rifilata in Coppa Italia al Pescara.
Per Marco Giampaolo al momento viene dietro a gente come Quagliarella, Zapata e Caprari, ma il gioiellino non sbaglia un colpo quando viene chiamato in causa: sono già 5 i goal realizzati in appena 6 presenze. Per adesso ha sempre giocato a partita in corso, proprio come faceva Schick. Il polacco può ripercorrere le sue orme, ma in patria lo paragonano ovviamento a Lewandowski.
LA CARRIERA
Dawid Kownacki nasce a Gorzów Wielkopolski, una città della Polonia occidentale, quasi a ridosso con la Germania. La sua carriera calcistica, fin da giovanissimo, è stata legata ai colori del Lech Poznań : ha esordito in prima squadra a 16 anni, il 6 dicembre 2013 nella vittoria per 2-0 contro il Wisła Kraków.
Da quasi tre stagioni, nonostante la tenera età, è ormai uno dei migliori giocatori del Lech Poznań, con la quale ha vinto nel 2015 sia il campionato polacco che la coppa nazionale. Ha fatto tutta la trafila delle categorie giovanili della Polonia, fino ad essere un punto di riferimento per l'Under 21 negli ultimi Europei giocati in casa. Adesso è pronto per il grande salto con la nazionale maggiore.
GoalLE CARATTERISTICHE
Da qualche anno se sei un attaccante polacco, ben messo fisicamente e con una discreta vena realizzativa, è facile che le persone comincino a parlare di te come il "nuovo Lewandowski" . Ma David Kownacki è realmente quanto di più si avvina all'attaccante del Bayern Monaco, con le dovute proporzioni e ricordando che stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni.
Alto 185 centimeti, di piede destro, è una prima punta moderna. Gioca spesso da centravanti in un attacco a tre, ma nel corso della sua carriera ha anche ricoperto il ruolo di ala, visto che nonostante la stazza fisica possiede una buona velocità in progessione.
Nell'ultima stagione in Polonia ha timbrato 9 goal in 27 presenze; mentre nell'Europeo Under 21, giocato in estate, ha realizzato una sola rete, non riuscendo ad evitare l'eliminazione della sua nazionale al girone di qualificazione.
Come detto prima, non è un centravanti boa vecchio stampo: viene spesso a farsi dare la palla anche a centrocampo, non aspetta in area di rigore e cerca in continuazione anche l'assist per i compagni. Tutto ciò, unito anche ad un costante sacrificio in fase di non possesso, ha abbassato sensibilmente i suoi numeri realizzativi a ridosso della porta.
LA CRESCITA ALLA SAMP
Caratteristiche perfette per giocare nell'attacco di una squadra di Marco Giampaolo. Secondo l'ex allenatore dell'Empoli, che predilige e predica un gioco fatto di movimenti e passaggi di prima, gli attaccanti non possono permettersi il 'lusso' di non partecipare alla manovra corale.
Proprio Marco Giampaolo di lui ha detto: "Kownacki è un attaccante frizzante, rapido, che ama attaccare lo spazio. Se può diventare il nuovo Schick? Come media realizzativa ci siamo, ma ha caratteristiche diverse, quando un 18enne come lui entra in campo è un'opportunità in più da sfruttare per farsi vedere da tutti".
Il polacco fino ad ora ha eseguito alla perfezione il consiglio di Giampaolo. Entrato a partita in corso contro l'Inter, il suo goal non è bastato per ribaltare le sorti dell'incontro, ma ha dimostrato ancora una volta le sue qualità. Schierato titolare in Coppa contro il Pescara, ha risposto con la sua prima doppietta in Italia.
"Il nuovo Schick o il nuovo Lewandowski? Il primo è molto forte ed il secondo è probabilmente la migliore prima punta del mondo, ed in più è polacco, ma io sono Dawid Kownacki", aveva detto dopo il goal all'Inter. E contro il Pescara è stato proprio lui l'uomo partita: "Ogni volta che l'allenatore me ne darà la possibilità, darò il massimo. Per migliorare guardo molto i miei compagni più esperti: Quagliarella su tutti, è un grande giocatore".


