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Gabriel Slonina Chicago Fire 2022Getty Images

NXGN, Slonina punta a diventare il migliore: “Perché non posso essere come Buffon o Neuer?”

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Sarebbe comprensibile per Gabriel Slonina avvertire una discreta dose di pressione. Come biasimarlo d’altronde? A soli diciassette anni è già stato etichettato da molti come il più grande portiere dei prossimi anni.

Considerato la grande stella del futuro della Nazionale statunitense, è già pronto a raccogliere l’eredità dei grandi portieri che l’hanno preceduto.

E’ cresciuto e Chicago e nonostante la giovanissima età si è già imposto come titolare indiscusso nella sua squadra.

Il suo nome è stato accostato a quello di alcuni tra i migliori club europei, tra i quali la Juventus ed il Manchester United che pare siano pronti ad ingaggiarlo dopo averlo visto esplodere alla grande nel 2021.

I grandi paragoni per lui già si sprecano, visto che c’è già chi ha individuato in lui il nuovo Gianluigi Buffon o il nuovo Manuel Neuer.

Per la maggior parte dei ragazzi della sua età, sarebbe complicato affrontare tutto questo clamore.

Ma, incredibilmente, per Slonina la cosa è diversa, ed anzi sembra in qualche modo ansioso di mettersi alla prova con tali confronti. Lo fa con entusiasmo, ma anche con una cera calma. Non ha paura di parlarne o di addossarsi ulteriori responsabilità.

E’ cosciente del fatto che, se vuole essere il nuovo Buffon o il nuovo Neuer, le cose vanno gestite in un certo modo.

E oltre a questo, sa anche che non deve concedersi errori.

NXGN 2022 Gabriel SloninaGOAL

“Faccio in modo che tutto questo sia una motivazione per me”, ha spiegato Slonina a GOAL quando gli è stato chiesto come si sentiva nel vedersi paragonato a due dei suoi idoli. “Mi sto già paragonando a loro, quindi perché non posso raggiungere il loro livello?”.

“Che cosa posso fare per raggiungerlo quel livello? Che cosa posso aggiungere al mio modo di giocare per iniziare ad essere come loro?”.

“Tali paragoni rappresentano un onore incredibile. E’ pazzesco vedere il mio nome accostato al loro, perché sono i migliori portieri del pianeta”.

“Hanno fatto grandi cose ed io spero di poterne fare altrettante nella mia carriera”.

Come spesso accade per i portieri, anche le prime esperienze di Slonina tra i pali sono state figlie della necessità. Cresciuto in una famiglia di polacco-americana, Slonina, il cui soprannome è Gaga, si è innamorato del calcio in tenera età.

Anche allora era un ragazzo dalla mole non indifferente. Non era ancora il gigante di oltre un metro e novanta che oggi domina in MLS, ma comunque era così grosso da risultare già una figura imponente.

E’ venuto quindi naturale spostarlo in porta e a lui non ha impiegato molto tempo ad innamorarsi del nuovo ruolo.

“Non ricordo quanto è stata la prima volta che ho giocato in porta. Ricordo però che le porte erano più piccole rd io riuscivo a coprire tutto lo specchio. Quando gli altri bambini calciavano un rigore non sapevano dove mandare la palla”.

“Penso che il compiere una parata e vedere gli altri che mi corrono in contro per congratularsi per quanto fatto, mi abbia fatto innamorare del ruolo del portiere. Respingere il pallone e fare il meglio che posso in campo, è di questo che mi sono innamorato”.

Slonina ha firmato il suo primo contratto da professionista a soli quattordici anni, cosa questa che ha fatto di lui all’epoca il secondo acquisto più giovane della MLS alle spalle del solo Freddy Adu. Lo scorso agosto inoltre, a diciassette anni, è diventato il più giovane portiere a scendere in campo da titolare in una partita di MLS.

Quella gara, finita 0-0 contro il New York City, ha rappresentato un vero e proprio punto di partenza. Slonina sapeva che non poteva permettersi di essere sopraffatto dalla cosa.

“Mi sentivo totalmente pronto. Mi stavo preparando da gennaio, dal primo giorno di allenamento prima dell’inizio della stagione. Mi sono impegnato ed ho fatto di tutto per essere all’altezza della situazione quando poi sarebbe arrivato il momento dell’esordio”.

“Ho lavorato sempre al massimo prima e dopo l’allenamento, dovevo assicurarmi di essere pronto in qualsiasi momento, nel caso in cui fossi stato chiamato in causa”.

“E’ per questo che ho vissuto quel 4 agosto come un giorno come tutti gli altri. Ovviamente stavo debuttando in prima squadra, ma dovevo mantenere la calma, dovevo restare umile, dovevo concentrarmi ed avere fiducia nel lavoro che avevo svolto”.

Magari quello per lui è stato un giorno come tutti gli altri, ma nei mesi successivi la sua vita sarebbe cambiata.

E’ diventato il portiere titolare del Chicago Fire, ha già totalizzato quattordici presenze ad oggi, e altre ancora ne farà prima del suo diciottesimo compleanno a giugno.

E’ stato anche convocato dalla Nazionale maggiore statunitense, ma il fatto che non abbia ancora giocato una partita con gli USA, fa’ sì che possa ancora optare per la Nazionale polacca.

E’ stato l’unico portiere ed essere stato inserito nella classifica NXGN 2022, il che significa che si è guadagnato un posto tra i migliori 50 talenti al mondo.

Il tutto è accompagnato da quei grandi paragoni e quelle voci legate al suo futuro. Ancor prima di completare la sua prima stagione in MLS, Slonina è già accostato ad alcuni tra i migliori club del pianeta.

In tanti vedono in lui tutte le qualità che un portiere dovrebbe avere per competere ai massimi livelli. Ha imponente, ma anche veloce. Non sembra mai farsi sopraffare dal momento e questo nonostante giochi contro avversari molto più grandi di lui.

“Mi ricorda molto Gigi Buffon da giovane”, ha svelato la leggenda del calcio statunitense, Tony Meola, a Sirius XM prima dell’inizio della stagione 2022. “Me lo ricorda nella corporatura e nei movimenti”.

“Ho avuto la possibilità di allenarmi a Parma per quattro mesi al fianco di Buffon e nel corso degli anni siamo rimasti amici”.

“Si vedeva che era un ragazzo che avrebbe fatto strada ed è quello che rivedo in Slonina, oltre che quello che tutti dicono sul suo conto dentro e fuori il Chicago Fire”.

“Guardo il suo percorso e penso che entro il prossimi ventiquattro mesi deve arrivare a giocare in Europa”.

Alle parole di Meola fanno eco quelle dello stesso Slonina. Più volte ha rimarcato quello che è il suo desiderio: diventare il migliore di tutti”.

“Voglio vincere la MLS Cup quest’anno”, dice indicando in Xherdan Shaqiri e Kacper Przybyłko gli acquisti messi a segno dal Chicago Fire che possono rendere più alla portata l’obiettivo. “Voglio arrivare fino in fondo con la mia squadra e alzare quel trofeo al termine della stagione”.

“Voglio mantenere la porta inviolata in almeno sedici occasioni in questo campionato. E’ tanto lo so. E’ un grande obiettivo per me, i nostri difensori e per tutta la squadra, ma credo di potercela fare”.

“Mi sembra che il record della MLS sia di quattordici o quindi partite senza pendere goal, quindi lavorerò ogni giorno al massimo e farò di tutto per continuare a crescere e aiutare la mia squadra. Se non concedi reti, non puoi perdere una partita”.

“Penso che sia importante porsi degli obiettivi e avere quel qualcosa che ti spinga a lavorare di più ogni singolo giorno”.

In sole quattro partite, Slonina ha già mantenuto la sua porta inviolata in tre occasioni. Arrivare a certi livelli a soli sedici anni, potrebbe essere stato un salto troppo grande, ma lui di certo è partito abbastanza bene.

La cosa già importante da tenere a mente quando si parla di lui è soprattutto una: questo è solo l’inizio. Gioca in in ruolo nel quale generalmente si raggiunge l’apice verso i trent’anni e la sua carriera è solo appena iniziata.

Gli obiettivi che si è imposto sono importantissimi: mantenere la porta inviolata, alzare trofei ed essere uno tra i migliori portieri di tutti i tempi. Alcuni di questi traguardi richiederanno ovviamente più tempo rispetto ad altri per essere raggiunti.

Slonina ha però tempo e voglia dalla sua parte e vuol dimostrare di essere degno dei paragoni che si è meritato.

“Mi sono fissato obiettivi incredibili, ma bisogna credere in se stessi e pensare di potercela fare. Bisogna chiedere a tutti, fare in modo che diventino come dei tuoi insegnanti. Bisogna imparare anche ogni piccola cosa da ogni persona al fine di poter migliorare la propria vita di tutti i giorni e le proprie prestazioni”.

“Ci sono tante cose da fare per arrivare a certi livelli e ovviamente la più importante è fare bene in partita quando tutti ti vedono”.

“C’è solo da lavorare con costanza e dare il massimo ogni singolo giorno, perché è il lavoro che si fa a separarti da tutto il resto”.

“Bisogna darsi da fare per costruire quel divario tra te e gli altri ed è questo ciò che di spingerà verso l’alto e verso la grandezza”.

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