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Giovanni Simeone Napoli LiverpoolPrime Video

La notte dei sogni di Simeone: il "Cholito", il tatuaggio e il "bacio del destino"

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Il destino sa scegliere bene le sue pedine, nel grande gioco della vita: oggi è toccato a Giovanni Simeone essere protagonista dell'ultima, grande storia offerta dal gioco del calcio.

Perché nel goal siglato contro il Liverpool, il primo con la maglia del Napoli e, di conseguenza, il primo anche al "Diego Armando Maradona", c'è di più della semplice gioia per il momentaneo 3-0. C'è una trama.

"Ho fatto il tatuaggio a 14 anni, con mia madre: papà non voleva", ha raccontato Simeone qualche mese fa ai microfoni di DAZN, quando ancora vestiva la maglia del Verona.

Ma va spiegata, questa scena che adesso può apparire curiosa, visto l'epilogo: il "Cholito" mostra un tatuaggio sul polso. E' l'iconico pallone della Champions League. Inconfondibile.

Lo ha fatto a 14 anni, fissando come obiettivo la realizzazione di un sogno: a 27 anni, 13 anni dopo aver disobbedito a Diego Pablo, il "Cholo", suo padre, quel sogno è diventato realtà.

"Ero ossessionato dal volerci arrivare e quando l'ho fatto mi sono detto che il mio sogno sarebbe stato fare un goal in Champions League e dargli un bacio".

Kvicha Kvaratskhelia dribbla tutti, mandando in estasi il "Maradona", poi serve Simeone: era lì, solo, al suo primo pallone toccato dopo essere subentrato a Victor Osimhen al 42'. E insacca.

Giovanni SImeone tatooGetty

Neanche ci crede, porta le mani al volto, poi si stende per terra e piange: si rialza e bacia il pallone tatuato sul polso. Tutto come previsto da bambino.

"Lo sapevo che avrei segnato, ero pronto: ho sempre voluto arrivare qua, giocare almeno un minuto in Champions. Avere un'occasione: l'ho avuta e non ho sbagliato", ha spiegato dopo la sfida contro il Liverpool ad Amazon Prime Video.

E' la notte dei sogni: quel giorno che il "Cholito" non scorderà mai. Proprio durante l'intervista si gira verso il tabellone luminoso del "Maradona" e scopre che Antoine Griezmann ha segnato il goal decisivo dell'Atletico Madrid. Esulta: il giorno perfetto, segnato dal "bacio del destino".

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