Var Serie AGetty

Nicchi assicura: "Il protocollo VAR non è cambiato, due errori in Inter-Parma"

Sono state giocate solo quattro giornate di campionato eppure divampano già le polemiche arbitrali, in particolare sull'utilizzo del VAR. O meglio sul suo mancato utilizzo.

Con DAZN vedi oltre 100 match di Serie A in esclusiva e tutta la Serie B IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND

Pochissime infatti le chiamate degli arbitri davanti al video, arbitri che fin qui hanno preferito valutare quasi tutti gli episodi più controversi sul campo come ai vecchi tempi. Spesso, purtroppo, con risultati non troppo apprezzabili.

L'articolo prosegue qui sotto

A lamentarsi in particolare sono Torino e Inter, penalizzate rispettivamente contro Udinese e Parma per un goal annullato ingiustamente e un rigore non concesso.

Errori che adesso ammette peraltro anche il presidente dell'AIA, Marcello Nicchi, a 'La Gazzetta dello Sport': "C’è un protocollo chiaro, e non è cambiato nulla dallo scorso anno. Se gli arbitri lo seguono, è ok, se sbagliano non seguendolo è un errore. Il VAR ha indicazioni chiare su come essere utilizzato".

Quindi Nicchi scende nel dettaglio delle due partite incriminate: "In Inter-Parma Manganiello e la video-assistenza hanno commesso due errori: non sono andati a rivedere come prescrive il protocollo, avrebbero dovuto far uso del supporto video sul tocco di mano di Dimarco in area e su un fallo di Gagliardini che purtroppo però l’arbitro non aveva visto. Poteva essere sanzionato col giallo o col rosso, ma il VAR doveva chiamarlo.

A Udine il VAR non c’entra: la disposizione del designatore dice di far finire l’azione, per poter poi valutare con l’uso del video se c’è fuorigioco. Se invece la fermi prima, il VAR non può più intervenire. E qui non è neanche più questione di protocollo, ha sbagliato per precipitazione".

Intanto a chiedere un maggiore utilizzo della tecnologia è il presidente della Lega, Gaetano Miccichè, a 'Rai-GR Parlamento': "Sono iper favorevole al VAR, trovo sbagliato che non se ne faccia pieno uso. Ne parlerò anche con Marcello Nicchi. Confido che come tutte le novità si formi una attitudine ad utilizzarla al meglio, nove volte su dieci". Basterà?

Pubblicità