
Il Napoli continua ad avere un rapporto molto complicato con i calci di rigore. Non da questa stagione, ma da qualche anno a questa parte. Nella vittoria risicata arrivata contro l'Udinese, anche Jorginho (che sembrava infallibile) ha sbagliato il tiro dal dischetto, prima di trasformare poi la ribattuta.
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Considerando il valore di quel calcio di rigore contro l'Udinese, affidato da Sarri a Jorginho senza che gli altri pretendenti abbiano mai pensato di andare loro sul dischetto, sembra ormai chiaro che sia lui il rigorista scelto dal Napoli.
Ma l'errore di Jorginho, con un calcio di rigore battuto oggettivamente male, potrebbe ancora mischiare le carte. Capitan Hamsik non tira più i rigori ormai da anni, praticamente dai tempi di Walter Mazzari.
Poi c'è stata la parentesi tra Benitez e Sarri in cui era Higuain il rigorista, ma anche lui sbagliò un rigore decisivo contro la Lazio a fine stagione, che fece scivolare la squadra dal terzo al quinto posto e di fatto esonerò l'allenatore spagnolo.
Poi l'alternanza tra Insigne e Mertens nelle ultime due stagioni con Sarri. Il primo ha lasciato però il passo dopo l'errore contro il Besiktas in Champions League lo scorso anno, il secondo dopo l'errore contro il Manchester City in questa edizione della Coppa.
Adesso sembra quindi Jorginho il tiratore scelto, anche se in mezzo c'è stata la parentesi fredda e spietata di Diawara, che si prese la responsabilità contro la squadra di Guardiola in Inghilterra.
Insomma, l'unica cosa certa è che la percentuale realizzativa è bassissima. Come riporta 'Repubblica', dal 2011/12, quello di ieri è stato il 90° rigore calciato dagli azzurri (inclusa la interminabile serie finale della Supercoppa vinta sulla Juve nel 2014) e il 27° sbagliato. La percentuale realizzativa è solo del 70%.


