Napoli a +13 dopo 20 giornate: nell'era della Serie A a 3 punti è record

Napoli RomaGetty Images

I diretti interessati sono autorizzati a toccare ferro - anzi, a toccare tutto quello che vogliono - ma qui, con un Napoli del genere, davvero la Serie A rischia di essere ammazzata con mesi e mesi d'anticipo. Un po' come accadeva alla Juventus di Conte e poi di Allegri, ad esempio. O con l'Inter di Mancini e di Mourinho. O una trentina d'anni fa con il Milan degli invincibili. +13 dopo il 2-1 alla Roma: quasi una sentenza.

La forza della capolista è che sa vincere anche le partite sporche. Quelle che, se finissero in parità, non sarebbe certo uno scandalo. Prendete il posticipo dell'Olimpico: la Roma ha disputato una signora prestazione, si è costruita le sue opportunità di rimanere ancorata al match, non è andata in panne nemmeno dopo la stupenda prodezza di Osimhen e alla fine il pareggio l'ha trovato veramente, con un guizzo ravvicinato di El Shaarawy. Ma non è bastato. Ha vinto il Napoli. Ancora una volta.

Era già accaduto che la banda Spalletti si portasse a casa partite così. Ad esempio in casa dell'Atalanta, con tanta sofferenza e la consapevolezza che, se la sfanghi in serate del genere, forse forse è davvero l'anno buono. Oppure a San Siro contro il Milan, che era ancora il Milan versione Scudetto e non la squadra fantasma che scende in campo da qualche settimana a questa parte.

E così, in classifica è +13. Un vantaggio che sale, sale, sale. La seconda in classifica è ora l'Inter, che in uno degli anticipi del sabato si era imposta in rimonta in casa della Cremonese. Ma l'antagonista più vicina, in realtà, si trova a una distanza siderale. Come era già accaduto in passato, come detto. Ma con questi numeri no, mai.

Nessuno, come rivela Opta, aveva mai accumulato 13 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice dall'annata in cui i punti assegnati per vittoria sono diventati 3, ovvero il 1994/95. Il massimo storico, fino a ieri sera, era stato di 11: c'era riuscita l'Inter di Roberto Mancini nel 2006/07, in quello strano campionato privo della Juventus e con il Milan penalizzato, con la Roma a cercare faticosamente di farsi vedere nello specchietto retrovisore nerazzurro.

Strana lo è anche questa stagione, se vogliamo. Se il Napoli è inarrestabile e vola verso il terzo Scudetto della propria storia, il primo dopo i due maradoniani, le altre sembrano fare a gara a chi si fa male di più. L'Inter che perde in casa contro l'Empoli, il Milan che butta via tutto nello spazio di una ventina di giorni o poco più, la Lazio che frena in casa contro la Fiorentina. Senza dimenticare la Juventus, definitivamente fuori dai giochi dopo la penalizzazione di 15 punti in classifica.

Un altro dato da Opta? Eccolo: gli 8 trionfi casalinghi consecutivi, compreso quello di domenica sera contro la Roma, rappresentano la striscia più lunga da quando il Napoli ne collezionò 11 di fila tra il dicembre del 1989 e l'aprile del 1990. Ovvero il campionato dell'ultimo Scudetto, con Albertino Bigon in panchina e Diego in campo. Tutto torna. E a Napoli tocchino pure quello che vogliono.