Chiuso all'Inter dalle idee societeria, per nulla intenzionato ad approdare in Cina, Radja Nainggolan ha fatto l'unica cosa che sembrava possibile sulla carta, tornare nella sua vecchia Cagliari. Dalla carta si è passata alla carta firmata e il belga, almeno fino a giugno 2020, sarà rossoblù.
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Ad influire su tale decisione sicuramente la brutta malattia che sta combattendo la moglie, sarda: per Claudia Nainggolan, la possibilità di battere il male che l'ha colpita grazie ad amici e parenti, nella sua terra, per il centrocampista classe '88 caccia al riscatto dopo l'addio, forzato, all'Inter di Conte.
Intervistato da Diletta Leotta per Linea Diletta, su DAZN, Nainggolan ha smentito il fatto di essere un solista, un elemento difficile per i compagni:
"Io non sono mai solo, mai lo sono stato. Hanno scritto che ero uno spacca-spogliatoio all'Inter ma se chiedi a tutti ti diranno che sono un grande. Non ho mai creato problemi a nessuno".
Nell'anticipazione dell'intervista registrata a Cagliari, in quel di Marina Piccola, Nainggolan ha raccontato la sua città:
"In ogni posto dove sono stato sono sempre stato bene, ognuno ha la propria qualità. Qui sono cresciuto, in cinque anni sono diventato uomo. Lo stile di vita che avevo qui mi faceva ricordare il mio passato, ovviamente con tanto sole e mare in più. Qua vedo la gente sorridente con poco".
Non solo il calcio per Nainggolan, che tra passato e presente si è tuffato in diversi altri sport:
"Ho perso un po' la mano a biliardo, ci giocavo fino a 25 anni. Il paddle invece mi piace tanto ora, l'ho costruito a casa e nel tempo libero mi piace giocarci".
L'intervista completa di Nainggolan andrà in onda su DAZN il prossimo 23 ottobre.




