Juan Musso UdineseGetty Images

Musso a Goal: "La Champions League per me è un sogno"

Dopo tre ottime stagioni tra i pali dell'Udinese, per Juan Musso il grande salto sembra essere quasi una naturale conseguenza. Il portiere argentino, pezzo da novanta della rosa friulana, ammette di voler alzare l'asticella.

Lo fa in un'intervista esclusiva concessa a Goal, nella quale Musso parla anche di aneddoti legati all'infanzia, dell'amico Lautaro Martinez, di Nazionale, Copa America e di Leo Messi.

Prima del calcio hai iniziato a giocare a basket?

"Solo per un po'. Ho fatto un anno. Poi ho iniziato a giocare a calcio. Ho fatto entrambe le cose per un po', ma il calcio mi è sempre piaciuto di più. Una volta ero in porta, giocavo con un amico, mi stava calciando addosso...Mi è piaciuto tutto: il volo, il tuffo sul pallone. Sono andato in un club a cui mancava il portiere, il club dove giocavano i miei amici. Inoltre mio padre quando ero giovane mi consigliava sempre di fare il portiere".

I tuoi idoli d'infanzia erano calciatori o cestisti?

"Erano più giocatori dell'NBA. Mi piacevano tanto Kobe Bryant, Shaquille O'Neal. Ma poi, lentamente, quando sono andato in porta ho scoperto altri idoli".

Studi gli altri migliori portieri del mondo?

"Sono una persona che guarda molte partite perchè mi piace. Guardo gli altri portieri della Serie A, li conosco tutti, mi piace vedere ogni weekend come stanno, le scelte che fanno".  

Dicono che per fare il portiere devi essere un po' pazzo: pensi sia vero?

"Mi sento abbastanza calmo. A volte commetto degli errori, ma non c'è niente che mi faccia smettere di credere in me stesso. Se pensi che quando commetti un errore tutto diventi un dramma, non puoi correre rischi nè fare nulla. Sono molto calmo, guardo sempre avanti e prendo le decisioni che servoni. Non è che diventi pazzo per via del ruolo".

Perchè hai scelto l'Udinese?

"Quando è arrivata l'offerta in Argentina se n'è parlato molto. Rodrigo De Paul ha parlato molto bene del club e anche altre persone mi hanno detto come funzionavano le cose. L'Udinese mi ha convinto perché è una squadra dove puoi crescere, dove puoi iniziare la tua carriera in Europa".

I tuoi numeri al debutto in Serie A sono stati eccezionali: ne sei stato orgoglioso?

"Sono molto contento della mia forma, perché per me è davvero una grande sfida a giocare in Serie A, un campionato noto per i grandi portieri. Ho scoperto che ogni squadra ha un portiere davvero forte. Ho cercato di fare bene, di avere i miei metodi, le mie scelte, di restare sulla strada giusta. In alcune partite ho fatto un salvataggio in più, a volte uno in meno, è anche successo che ho commesso un errore, ma sono rimasto sulla strada giusta e sono migliorato, e mi fa piacere".

L'Udinese è un grande club, ma vorresti giocare per una squadra che milita regolarmente in Champions League?

"Ho già detto che la Champions per me è un sogno. Le squadre che giocano in Champions League sono grandi club. Sarei molto contento se arrivasse un'offerta favorevole sia per me che per l'Udinese. Mi farebbe molto piacere se fossimo tutti contenti, perché andrebbe bene a tutti".

Ti piacerebbe ritrovare il tuo ex compagno Lautaro all'Inter?

"Sta giocando per una grande squadra, la miglior squadra d'Italia, che ha una storia incredibile. Ma sono tranquillo, non voglio impazzire dietro ai rumors di mercato: diciamo che le voci non mi tolgono il sonno".

Parli spesso con Lautaro?

"Sì, c'è un buon rapporto. Ci vediamo molto, anche quando andiamo in Nazionale. L'ho visto crescere nelle giovanili del Racing, eravamo in prima squadra insieme e ora siamo entrambi in Serie A. Quindi ogni volta che ci vediamo c'è un bel rapporto".

Udinese Inter Musso NuytinckGetty

E' vero che lo scorso anno eri vicino a lasciare l'Udinese?

"Sinceramente non lo saprò mai. La stampa dice tante cose, ma non leggo troppo i giornali o ciò che si dice. Avevo vissuto due buone stagioni e alcuni club potevano essere interessati, poi c'è stata la pandemia che ha condizionato molte società imponendo dei tagli. Quindi non so come siano andate realmente le cose".

Rodrigo De Paul in questa stagione ha dimostrato che è pronto per giocare in un grande club europeo?

"Sì, per noi è un giocatore davvero importante. E in questa stagione ha dimostrato di essere cresciuto tanto. Qui c'è anche un bel gruppo di argentini qui e insieme stiamo facendo bene, ci aiutiamo a migliorare".

Sei sicuro che, vista la folta concorrenza tra i pali, riuscirai a giocare in Copa America?

"I convocati per le prossime partite sono usciti domenica scorsa e io c'ero. Sono molto contento perché la Nazionale è l'obiettivo principale della mia carriera. Sono felice, darò sempre il massimo e poi l'allenatore prenderà la sua decisione".

Cosa significa per l'Argentina vincere la Copa America?

"Sarebbe una gioia per tutti. La Nazionale merita di vincere qualcosa per i giocatori che ha e ha avuto. C'è sempre anche l'obbligo di vincere e lo sappiamo: ci sono grandi aspettative".

Per Messi, vincere un grande torneo internazionale, sarebbe importante per essere considerato il migliore di sempre?

"Non ha bisogno di vincere nulla per dimostrarlo, non sono d'accordo. Ma se lo merita. Il calcio è così. Ci sono state tre finali dove ha giocato molto bene così come la squadra, senza riuscire a vincere. Ma con l'Argentina ha sempre fatto bene. Per vincere o perdere una finale, sappiamo tutti che la differenza la fanno solo i dettagli. Per me rimane il migliore di sempre".

Messi sembra una persona tranquilla: che capitano è?

"È molto calmo ma ha la sua personalità, sa bene come essere un capitano".

Chi sono gli avversari più forti che hai affrontato?

"Tanti. Non mi piace parlare dell'uno o dell'altro perché hanno tutte le loro qualità e il loro modo di metterti in difficoltà. Purtroppo tutte le squadre di Serie A hanno giocatori che segnano. Devi stare attento e sapere che hanno tutti dei punti di forza. Sono tutti davvero molto bravi".

La stagione si concluderà contro l'Inter: un'altra chance per potersi mettere in mostra.

"Sono la miglior squadra della Serie A, ma non vediamo l'ora di giocare. Crediamo di potercela fare. A Udine all'andata abbiamo pareggiato 0-0, quindi sappiamo che possiamo metterli in difficoltà".

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