Molina Udinese Serie AGetty

Molina a GOAL: "Studio Theo e Perisic, sogno la Champions ma sto bene all'Udinese"

Gli 8 goal e 4 assist totalizzati in questa stagione certificano una crescita che va ben oltre la finalizzazione e la rifinitura. Alla sua seconda stagione in Serie A, Nahuel Molina ha dimostrato di essere l'ennesimo colpo azzeccato dell'Udinese, che continua a pescare in giro per il mondo calciatori che si rivelano autentiche sorpresa.

L'esterno argentino classe 1994 ha disputato un'annata da protagonista, attirando l'attenzione delle big italiane e non solo in vista del mercato estivo ed entrando a far parte stabilmente del giro della nazionale maggiore dell'Argentina, allenata da Lionel Scaloni.

Molina ha parlato in esclusiva ai microfoni di GOAL, raccontando il suo straordinario momento a livello personale, ma anche l'esperienza vissuta con l'Albiceleste e il futuro.

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"Penso che sono arrivato a questo livello grazie ai miei compagni. Non sono solo io ad aver fatto bene, ma tutta la squadra. Lavoriamo sodo ogni giorno. Quindi molto merito va ai miei compagni di squadra e allo staff: è grazie a loro che sono migliorato tanto".

L'argentino si sofferma sul lavoro dell'Udinese, una società che continua a trovare e formare calciatori di grande talento che trasforma in campionato:

"La società fa un ottimo lavoro con i giocatori, in particolare con gli stranieri che arrivano in Italia. Ti fa sentire subito a tuo agio. Sono stato fortunato: quando sono arrivato c'erano anche altri argentini, come Rodrigo de Paul e Juan Musso, ma mi sono trovato subito bene anche con gli altri. E con il club stesso, le strutture, lo staff e il modo in cui si prende cura di tutti affinché ogni giocatore possa dare il massimo in campo. Non è ovviamente un caso, lo fanno da anni, aiutando i giocatori a migliorare".

L'ex Boca Juniors analizza la stagione dell'Udinese, giunta all'obiettivo salvezza con alcune giornate d'anticipo:

"Penso che sia stata una buona stagione. Forse avremmo potuto conquistare qualche punto in più e finire un po' più in alto in classifica, ma credo che abbiamo fatto tutti bene. La Serie A è un campionato difficile".

Nelle prossime settimane il club e il tecnico Cioffi scioglieranno le riserve sul futuro e decideranno se continuare insieme oppure no:

"Ovviamente non è una mia decisione ma posso dire che ho un buon rapporto con lui. È una decisione sua e del club. Vedremo cosa succede. Ma a noi giocatori lui piace molto".
"È la sua prima esperienza in Serie A in panchina e anche per lui è stato difficile arrivare a questo punto. Ha dimostrato una grande voglia di migliorare e l'ha trasmessa ai giocatori. Credo sia per questo che siamo arrivati a fine stagione in uno stato di forma buona".

Molina rivela un retroscena legato alla sua infanzia e il suo idolo:

"Era Messi perché quando ero più giovane non giocavo nel ruolo di terzino destro. Giocavo più avanti e quindi mi piaceva lui, e non perché gli somigliassi, ma solo perché era un giocatore così forti da essere ad un livello completamente diverso da tutti gli altri".
"Avere la fortuna di giocare al suo fianco nell'Argentina è stato un sogno che si è avverato perché l'ho seguito sempre quando ero piccolo e mi ispiravo a lui".

Oggi Nahuel studia alcuni colleghi in Italia e in Europa:

"Sicuramente Trent Alexander-Arnold e Reece James. In Serie A, anche se giocano a sinistra, mi piace molto osservare Theo Hernandez e Ivan Perisic. Ci sono molti grandi terzini offensivi ma questi sono quelli che mi piacciono di più. Li guardo per vedere cosa posso aggiungere al mio gioco. Penso sempre a cosa posso fare per fare un altro passo avanti, sia in attacco che in difesa".

Negli ultimi mesi si è parlato dell'interesse dell'Atletico Madrid per Molina e del suo connazionale Diego Pablo Simeone:

"Non lo conosco personalmente, non ho mai avuto modo di incontrarlo e di parlare con lui, ma basta vedere com'è con la sua squadra e il rapporto speciale che ha con i suoi giocatori. Il fatto che sia all'Atletico da tanti anni la dice lunga".

Interrogato sulla possibilità di giocare in un top club d'Europa, Molina rivela un suo obiettivo:

"Ovviamente è un sogno e lo è anche giocare la Champions League. Ma ora sono all'Udinese e abbiamo ancora una partita - molto difficile - da disputare. Le voci sul trasferimento riguardano il club e non me. Io sono molto tranquillo. Sono contento di come sia andata non solo la mia stagione, ma anche quella della squadra".

L'argentino rivela il motivo del suo addio al Boca Juniors e apre al possibile ritorno in futuro:

"Non ho avuto la possibilità di rinnovare il mio contratto. Sono entrato a far parte della prima squadra, ma non ho giocato molto, se non un paio di partite. E poi sono andato in prestito due volte. Ovviamente volevo rimanere al Boca, ma non abbiamo trovato l'accordo e sono arrivato all'Udinese, che ovviamente per me è stato un piacere Ritorno al Boca? Sono appena arrivato qui. Sono solo al secondo anno a Udine. Sono molto felice. Quindi vedremo in futuro".

La vittoria della Copa America da parte dell'Argentina ha rappresentato un tabù sfatato per Messi e non solo.

"Lui, e tanti altri, ha giocato tante partite importanti nel corso degli anni e ha perso alcune finali. Quindi è stata una grande gioia per loro vincere la Copa America, senza dubbio. Ma non credo che Messi sia cambiato. Non è che ora sia più rilassato o che la pressione sia diminuita. Lui si mette da solo la pressione ogni volta ed ecco perché è così bravo. Vuole sempre vincere. Ogni singolo torneo, ogni singolo partita e ogni singolo allenamento. Ma noi argentini probabilmente siamo tutti così: vogliamo vincere tutto!".

Molina è in lizza tra i possibili convocati del commissario tecnico Scaloni per i Mondiali in Qatar. L'Argentina può vincere?

"È difficile, è un Mondiale. Non so se possiamo vincere o no, ci sono tante squadre forti e poca differenza tra loro. Quindi guarderemo partita dopo partita. Abbiamo una grande rosa, senza dubbio. Probabilmente abbiamo più di due giocatori per ogni posizione. Per questo motivo è fantastico per me far parte della rosa e sarebbe un sogno essere convocato per il Mondiale".
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