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Theo Hernandez - AC MilanGetty Images

Milan, perchè Maldini ha scelto Theo Hernandez: "Un surplus di qualità"

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Tra le note positive di una stagione costellata di ombre in casa Milan c'è sicuramente Theo Hernandez , vero e proprio 'crack' sulla fascia sinistra. Stefano Borghi, telecronista di DAZN, ci spiega perchè Paolo Maldini ha scelto proprio l'ex Real Madrid in sede di mercato.

"Quando è buio basta una luce, anche piccola, per rischiarare la via e nella stagione del Milan di buio ce n'è stato. Ci sono state anche luci, una è Theo Hernandez, luce abbacinante quando parte, travolgente quando spacca il campo, con una potenza quasi fuori controllo, anche con degli effetti collaterali, ma indubbiamente trascinante".

L'investitura arriva proprio dal più grande terzino della storia rossonera: Paolo Maldini ha puntato sulla qualità, una spinta offensiva che mancava da tanti anni al Diavolo, sulla scia di una tendenza europea ormai marchio di fabbrica del calcio moderno.

"Chi ha scelto il terzino sinistro Theo Hernandez? Lo ha scelto il principe dei terzini sinistri, Paolo Maldini. Una cosa che a 22 anni ti mette davanti onori e oneri, Maldini ha scelto soprattutot un modo di interpretare il ruolo, perchè il ruolo di terzino sinistro nel calcio di oggi è il ruolo più evoluto rispetto ai canoni classici. Il terzino è sempre stato quasi un complemento della difesa in certe epoche addirittura un marcatore. Oggi il terzino è quello che ti dà un surplus di qualità, in un calcio ai massimi livelli che cerca sempre più potere offensivo il terzino diventa un'arma importantissima. Prendete le ultime squadre che hanno trionfato a livello europeo: il Liverpool ha Alexander-Arnold e Robertson, i due terzini più produttori seriali di assist che ci siano al momento al mondo, il grande Real Madrid di Zidane aveva Carvajal e Marcelo, praticamente un regista laterale, ma anche prima il Barcellona aveva Dani Alves e Jordi Alba, due che definire difensori risulta praticamente impossibile" .

Un mix di stili, un vero e proprio cocktail di elementi diversi ne fanno un giocatore diverso dagli altri. Borghi torna alle origini di Hernandez per spiegarne la natura.

"Theo Hernandez fa parte di questa stirpe: terzini che attaccano, difendono più o meno. E' un cocktail particolare Theo Hernandez, forte, fortissimo, ma con ingredienti mischiati ancora un po' troppo eterogeneo, perchè ci sono sempre due facce nella vita di Theo, anche la sua origine. Lui nasce a Marsiglia, che è mescolanza, è immischiarsi in tante cose e lui infatti è francese di nascita ma spagnolo di origine e spagnolo anche di sviluppo, perchè è cresciuto nel calcio di Spagna e un po' di confusione l'ha fatta a livello di nazionali. Rappresentative francesi, l'apertura alla nazionale spagnola e poi la chiusura: 'Se mai sarò un nazionale lo sarò per la Francia". Ed è ancora in tempo per decidere, visto che Deschamps non l'ha chiamato".

Theo Hernandez Milan SampdoriaGetty Images

Tanta spinta in fase offensiva, ma qualche lacuna di troppo quando la palla ce l'hanno gli avversari: Hernandez porta bonus e malus alla linea difensiva del Milan.

"Altro grande contrasto nella carriera di Theo Hernandez: Atletico Madrid e Real Madrid, lui emerge come suo fratello Lucas dal vivaio Colhonero, poi però si veste di bianco rompendo un patto di non belligeranza che durava da anni. La camiseta del Real gli è pesata un po' troppo, è dovuto andare altrove per imporsi e farsi scegliere, per diventare milanista. Ma la più grande ambivalenza in quello che è oggi il calciatore Theo Hernandez si ha fra i bonus che offre e i malus che presenta, perchè offensivamente è un terzino che fa la differenza, praticamente un attaccante aggiunto, il Milan non aveeva un laterale sinistro che segnava così tanto dai tempi di Serginho, non aveva un terzino così prolifico da quasi 25 anni, dai tempi di Panucci, però poi Theo Hernandez nella parte dietro quando deve difendere è uno che spesso inciampa, che a volte te la combina, che trascende anche nell'agonismo del suo gioco e allora qualche cartellino di troppo".

Un talento indiscusso che potrà definitivamente fare il salto di qualità se andrà a migliorare quei lati deboli che spesso ne limitano il rendimento, ma Hernandez può diventare veramente grande.

"E' sempre un tentativo di bilanciamento: può essere normale che debba crescere, che debba migliorare le cose a 22 anni e mezzo. Lui per diventare un grande terzino sinistro, per essere veramente degno della scelta del più grande terzino sinistro di tutti i tempi deve imparare ad abbinare a un potenziale indiscutibile il controllo. Se lo farà Theo Hernandez potrà davvero abbattere ogni muro".

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