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L'Inter archivia la sconfitta esterna contro il Napoli, al Maradona, e volge lo sguardo alla finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, in programma mercoledì sera all'Olimpico.
Una tappa importante nel percorso del club nerazzurro, che in poche settimane si gioca sia l'accesso alla prossima Champions League, che la vittoria della stessa, nella finalissima contro il Manchester City.
Intanto, focus sul futuro: Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, intervenuto a "Radio Anch'io lo Sport", su Radio Rai, ha parlato di mercato e di due profili che piacciono all'Inter, ovvero Frattesi del Sassuolo e Scalvini dell'Atalanta.
"I talenti in Italia ci sono e sono talenti che possono competere con i loro pari età di tutta Europa. Serattesi e Scalvini possono essere nomi da Inter? Parliamo di due giovani molto interessanti, ma ce ne sono anche altri. Su Frattesi e Scalvini ci sono molti club, ma non nascondo che anche l'Inter gli abbia messo gli occhi addosso, poi bisogna conciliare questa visione con una negoziazione, ma al momento siamo fermi".
Il futuro dell'Inter passa anche dal discorso relativo a Romelu Lukaku, in prestito dal Chelsea e ancora al centro di un dibattito che coinvolge la prossima guida tecnica dei Blues.
"Lukaku dalla sua ha queste prerogative: il fatto di trovarsi bene con la maglia che indossa e il fatto di amare l'Inter. Questi sono aspetti fondamentali: la voglia di stare con noi. Il giocatore è in prestito, poi rientrerà al Chelsea e non sappiamo cosa succederà dal punto di vista tecnico in quel club. Siamo alla finestra".
E poi c'è il tema riguardante Simone Inzaghi: il conseguimento della finale di Champions League è un traguardo importante, verso la sua riconferma.
"Non si può valutare una prestazione di una stagione semplicemente da una partita, anzi: il fatto di arrivare alla finale di Champions è un motivo di grande prestigio e di valore anche per gli allenatori, e quindi anche Inzaghi merita questa partita. La valutazione che abbiamo fatto di conseguenza è estremamente positiva: c'è stato un momento in cui le cose non andavano bene, e quindi il dibattito in società diventava più forte, ma sempre nell'ambito di critiche propositive, ma Inzaghi ha dimostrato di essere all'altezza del suo ruolo. Il suo lavoro è un lavoro positivo che viene riconosciuto da tutti".