La nuova stagione sta per iniziare ed insieme a Conte prende la parola anche Giuseppe Marotta, CEO dell'Inter che punta a spodestare la Juventus dal trono del campionato.
L'amministratore delegato ribadisce come questa sessione di calciomercato sia fortemente condizionata dalla difficile congiuntura economica.
"Il compito della società è quello di allestire al meglio la rosa tenendo fede a quelle limitazioni che esistono. Siamo in una pandemia e nel nostro settore industriale ha creato grandi problematiche e tutte le società riversano la propria attenzione verso una sostenibilità finanziaria".
Marotta d'altronde sottolinea come anche le altre società non si siano lanciate in spese folli.
"Tutte le società hanno minori introiti, stadi chiusi, contenziosi, e non è un caso che nessuna squadra abbia riversato investimenti onerosi sul mercato. Cercheremo di cogliere delle opportunità ma non ci saranno grandi investimenti e grandi operazioni”.
L'amministratore delegato rende merito al lavoro di Conte e fissa gli obiettivi stagionali dell'Inter.
"L'anno scorso è stato fatto un lavoro straordinario: il merito è di Conte, sapevamo come lavora e ha una grande cultura del lavoro. Abbiamo giocato una finale di Europa League, siamo arrivati secondi in campionato ad un punto dalla prima, nulla è stato trascurato ed il concetto di credibilità che ha portato avanti ci trova allineati. Vogliamo il bene dell’Inter e siamo vicini all’allenatore. Gli obiettivi dichiarati per la società sono quelli che si sposano con l’Inter: partecipare con decoro alla Champions League e arrivare tra le prime quattro in classifica. Iniziamo una seconda stagione con le consapevolezze del passato e cosi dobbiamo continuare".
Riguardo ai contrasti della scorsa stagione tra società e tecnico, Marotta non sembra preoccupato.
"Il confronto con l'area tecnica è stato con l'obiettivo di migliorarsi. Auspico che ci siano anche quest'anno, che siano duri fa parte del gioco. Ma tutti sono stati chiariti immediatamente. Mi meraviglierei se trovassi un Conte diverso da quello che ho conosciuto. Ci saranno momenti di tensione ma fa parte del gioco. Altrimenti ci sarebbe rilassamento. Tutte le componenti societarie lavorano per lo stesso obiettivo".
Un anno fa per Perisic e Nainggolan non c’era spazio nell’Inter, oggi le cose sono cambiate.
“Dovevamo imporre delle linee guida e l’abbiamo fatto dando anche le nostre motivazioni. Oggi le cose sono cambiate, perché molte cose sono migliorate. Adesso abbiamo una rosa numerosa ed è probabile che qualche giocatore possa chiedere di essere ceduto. Generalmente certe richieste vengono accolte, poi sappiamo che sarà una stagione anomala e che con i cinque cambi la panchina svolge un ruolo ancor più importante rispetto al passato. Costruiremo una rosa che possa far fronte a tutti gli imprevisti”.
L’Inter sembra voler puntare su un reparto di centrocampo molto lungo, mentre sul fronte difesa si parla soprattutto di cessioni.
“Non parlo di ruoli, dico solo che c’è comunità d’intenti. Ci confrontiamo tutti quotidianamente, l’obiettivo è prevenire quelli che possono essere i problemi nel corso di una stagione. E’ prematuro dire se per riuscirci serve un difensore o un centrocampista in più, ma faremo scelte mirate”.


