Forza fisica al potere. Muscolare e muscoloso, Manuele Blasi era un centrocampista centrale votato principalmente all'interdizione, ma che, pur non essendo particolarmente dotato tecnicamente, sapeva anche avviare la manovra della sua squadra.
In campo ci metteva sempre tanta grinta, più di una volta eccedendo e incorrendo in sanzioni arbitrali. In virtù della sua esplosività, si adattava all'occorrenza a ricoprire anche il ruolo di esterno, nel quale giocava da giovane.
Cresciuto calcisticamente nella Roma, nella sua lunga carriera, che lo ha visto indossare le maglie di 15 squadre diverse, oltre a quella azzurra dell'Italia, ha giocato fra le altre con Parma, Juventus, Fiorentina e Napoli.
I PRIMI ANNI FRA ROMA E LECCE
Nato il 17 agosto 1980 a Civitavecchia, Blasi cresce calcisticamente nel Settore giovanile della Roma, con cui fa tutta la trafila. Sfiora la Prima squadra, ma ancora diciasettenne viene ceduto in prestito al Lecce, in Serie B, per fare esperienza.
In Salento totalizza 18 presenze, 12 in campionato e 6 in Coppa Italia, e fa ritorno nella capitale nella stagione 1999/00. Qui, con Fabio Capello in panchina, debutta in Serie A a 20 anni, il 22 gennaio 2000, nella partita Roma-Piacenza 2-1, subentrando al 78' al posto di Vincenzo Montella.
Trova il campo 7 volte, 5 in campionato e 2 in Coppa Italia, e nell'estate 2000 viene ceduto in prestito al Perugia.
IL BOOM E LA JUVENTUS
In Umbria Blasi trova in Serse Cosmi un maestro, che lo trasforma da esterno destro in centrocampista centrale, schierandolo davanti alla difesa. Nei suoi tre anni di militanza nel Grifone, al netto di una tendenza a incorrere in sanzioni disciplinari per la foga agonistica, si consacra come uno dei centrocampisti dal rendimento più costante del massimo campionato.
Nel 2001 il Perugia ne acquista così l'intero cartellino per una cifra attorno ai 19 miliardi di Lire. Attira su di sé le attenzioni di un grande club come la Juventus, che nel 2002 se lo assicura pagandolo 17 milioni e 700 mila euro e lasciandolo in prestito ai biancorossi per un'ulteriore stagione.
In biancorosso colleziona in tutto 90 presenze senza reti, coglie tre salvezze consecutive e partecipa in 2 occasioni alla Coppa Intertoto.
JUVENTUS, PARMA E LA SQUALIFICA PER DOPING
Tornato a Torino nell'estate 2003, viene subito girato in prestito al Parma. In Emilia con Cesare Prandelli trova il campo con regolarità ma in un controllo antidoping del 14 settembre 2003dopo Parma-Perugia 3-0 risulta positivo al nandrolone, uno steroide anabolizzante, e viene prima sospeso in via cautelare, poi squalificato, inizialmente per 6 mesi, alla fine ridotti a 5 in Appello.
Per Blasi, fermo dal 5 ottobre 2003 e tornato in campo nella sconfitta per 3-1 a San Siro contro il Milan il 20 marzo 2004, la stagione in gialloblù si concluderà con 13 presenze, 12 in campionato e una in Coppa UEFA.
A rivitalizzare la sua carriera, dopo il debutto estivo in Nazionale maggiore, è però Fabio Capello, che lo aveva avuto da giovane promessa alla Roma e decide di tenerlo alla Juventus nel 2004/05.
"Avevo fatto sempre e solo le visite mediche, ma mai un giorno con la squadra - dice Blasi a 'Hurrà Juventus' -. Adesso mi trovo in mezzo a giocatori che fino a ieri non osavo neanche sperare di incrociare per strada. È tutto magnifico".
"Con il mister ho un ottimo rapporto - assicura -, del resto lo conosco, mi ha allenato già a Roma cinque anni fa. Ha una grande personalità, e cosa più importante, riesce a trasmetterla ai giocatori. Finora ho avuto fortuna, mi sono sempre trovato bene con i miei allenatori: con Cosmi a Perugia, dove ci siamo salvati, e con Prandelli a Parma, dove, nonostante tutti i problemi societari, abbiamo chiuso al quinto posto. Di Prandelli serbo uno splendido ricordo, mi è sempre stato vicino, anche nei momenti più bui".
"Mi auguro di poter trovare spazio tra tanti campioni e sono fiducioso - dichiara -. L’importante è stare bene fisicamente, poi spero di riuscire a meritare la fiducia del mister. Poter giocare e vincere nella Juve, sarebbe davvero un sogno".
Il tecnico friulano, che ama i giocatori fisici e di carattere, lo schiera titolare in mezzo al campo accanto al playmaker brasiliano Emerson, preferendolo spesso a Tacchinardi e ad Appiah.
Ne nasce la miglior stagione in carriera di Blasi, che totalizza 36 presenze offrendo un rendimento importante e mette in evidenza le sue doti da 'gladiatore' del centrocampo che lo rendono amato dai compagni e spesso odiato dagli avversari.
Il centrocampista di Civitavecchia disputa anche 8 gare di Champions League, facendo il suo esordio nella competizione il 15 settembre 2004 nella vittoria di Amsterdam contro l'Ajax per 0-1, dopo aver giocato pure la doppia sfida dei playoff contro il Djurgarden.
GettyLa seconda stagione in bianconero è più problematica per Blasi, chiuso dall'acquisto di Patrick Vieira. Inizialmente Capello lo riutilizza da esterno schierandolo terzino destro nella difesa a 4, con Zambrotta a sinistra. In questo ruolo il giocatore laziale è utilizzato anche in Champions League con Bruges e Bayern Monaco, facendo bene contro i belgi, meno con i tedeschi.
Alla fine Capello deciderà di utilizzare Zambrotta a destra e Chiellini a sinistra e Blasi vivrà un 2005/06 da rincalzo, con 21 partite giocate. In entrambe le stagioni la Juventus vince lo Scudetto, ma l'esplosione di Calciopoli, la revoca del titolo 2004/05 e la penalizzazione con retrocessione del 2005/06 priveranno anche Blasi della soddisfazione di essere campione d'Italia.
FIORENTINA, NAPOLI E PALERMO
Lo scandalo che travolge il calcio italiano alla vigilia dei Mondiali di Germania 2006 segna la fine dell'esperienza di Blasi a Torino. Il centrocampista riparte dalla Fiorentina, dove approda in prestito con diritto di riscatto. In viola giocherà una sola stagione, il 2006/07, sotto la guida di Prandelli, che già lo aveva allenato al Parma.
Il rendimento sarà positivo, con 33 presenze fra campionato e Coppa Italia e il 22 ottobre 2006 realizza quello che resterà il primo e unico goal della sua carriera in Serie A nella netta vittoria dei toscani sulla Reggina per 3-0. Al 55' il centrocampista raccoglie un assist dalla sinistra di Mutu e insacca di prima intenzione sotto la traversa, realizzando la terza rete per i suoi.
A fine campionato, tuttavia, Blasi non viene riscattato dalla Fiorentina e dopo aver fatto ritorno in bianconero, dopo Ferragosto è ceduto in comproprietà al Napoli. In azzurro, con Edy Reja, ha un ruolo centrale nella squadra e viene utilizzato costantemente come titolare in mediana.
GettyA fine maggio 2008 il club partenopeo decide così di riscattare l'altra metà del cartellino, pagata 2 milioni e mezzo di euro. Blasi colleziona 30 presenze totali nella prima stagione, chiusa con un 8° posto e la qualificazione alla Coppa Intertoto, e 37 nella seconda, che vede tuttavia l'esonero di Reja a marzo e l'approdo in panchina di Roberto Donadoni.
Dopo aver giocato il derby campano in Coppa Italia (3-0 sulla Salernitana), il 31 agosto 2009 passa al Palermo in prestito con diritto di riscatto. Ma l'avventura in Sicilia, sotto la gestione di Walter Zenga prima e di Delio Rossi poi non sarà memorabile. Blasi è considerato una riserva e viene impiegato complessivamente soltanto 15 volte, 14 in campionato (4 appena da titolare) ed una in Coppa Italia.
A maggio-giugno è aggregato in prestito al Milan per una tournèe negli Stati Uniti. Disputa 3 gare amichevoli contro DC United, Chicago Fire e Montreal Impact, destando buone impressioni.
Tornato tuttavia al Napoli, passato sotto la gestione di Walter Mazzarri, fatica a trovare spazio. In tutta la stagione 2010-11 vede il campo appena 5 volte, chiudendo con 73 gare totali la sua avventura con i partenopei.
GettyL'ESPERIENZA IN MAGLIA AZZURRA
Nei suoi anni migliori Blasi ha avuto anche l'onore di indossare la maglia azzurra della Nazionale italiana. Dopo aver militato con le Rappresentative giovanili dall'Under 16 all'Under 21, ha fatto il suo esordio in Nazionale maggiore il 18 agosto 2004, il giorno dopo aver compiuto 24 anni, nella prima gara di Marcello Lippi come C.t. azzurro, persa 2-0 con l'Islanda.
Blasi disputa tutto il secondo tempo, subentrando a Perrotta dopo l'intervallo. Resta nel giro della Nazionale per oltre un anno. L'8 giugno 2005, nell'amichevole canadese contro la Serbia, rimedia un'espulsione per doppia ammonizione, mantenendo fede alla sua nomea di giocatore sanguigno e battagliero.
Colleziona la sua 8ª e ultima presenza in Nazionale maggiore il 12 ottobre 2005 nella vittoria per 2-1 sulla Moldavia, valevole per le Qualificazioni a Germania 2006. Successivamente, perso il posto da titolare nella Juventus, non è più preso in considerazione.
GLI ULTIMI SQUILLI E LO SCUDETTO IN INDIA
Nell'estate 2011 Blasi torna al Parma, dove approda assieme a Santacroce nell'ambito dell'operazione che porta Dzemaili al Napoli. Non riesce però a trovare un buon rendimento, e dopo appena 6 presenze da subentrante a fine gennaio si trasferisce al Lecce a titolo definitivo, piazza dove aveva già militato da giovane.
Qui riabbraccia Serse Cosmi, disputa altre 16 partite in giallorosso, portando il computo totale a 34, ma la squadra chiude al 18°posto e retrocede in Serie B (poi in Lega Pro per coinvolgimento nel Calcioscommesse).
Blasi, ormai prossimo ai 32 anni, riparte allora dal Pescara, neopromosso in Serie A. Complice un infortunio di una certa gravità, una lesione al flessore della gamba destra, resta fuori due mesi e disputa soltanto 12 gare, in una stagione che vede gli abruzzesi terminare il campionato all'ultimo posto e retrocedere in Serie B.
Anche per Blasi, vittima di infortuni muscolari sempre più frequenti, gli anni migliori sono ormai alle spalle, ma la passione resta intatta e lo spinge a proseguire la sua carriera calcistica. Nell'estate 2013 passa al Varese, in Serie B. Con i lombardi gioca due stagioni con 50 presenze, ma non riesce a centrare l'obiettivo della promozione in Serie A.
ISLNell'agosto 2015 sbarca nel Campionato indiano, l'Indian Super League, venendo ingaggiato da Marco Materazzi, diventato allenatore del Chennaiyin. Blasi disputa il torneo da titolare e la squadra raggiunge la finale playoff contro il Goa FC di Zico.
Il Chennaiyin in pieno recupero ribalta il risultato, e la vittoria per 3-2 consente a Blasi di festeggiare con Materazzi la conquista dello Scudetto indiano. Chiusa a dicembre la bella avventura in India, Blasi torna in Italia e nel febbraio 2016 si trasferisce all'Ischia Isolaverde, in Lega Pro. Gioca 4 partite ma successivamente rescinde il contratto per motivi personali.
In estate il centrocampista italiano fa ritorno al Chennaiyin, stavolta però i risultati non sono positivi, visto che la squadra termina al penultimo posto la stagione regolare.
Conclusa l'esperienza estera, nel gennaio 2017, a 36 anni, Blasi sceglie di terminare la carriera fra i Dilettanti nella sua città, firmando con la Compagnia portuale, squadra di Civitavecchia che disputa il campionato di Eccellenza laziale.
ALLENATORE A MALTA E A CIPRO
Ritiratosi dal calcio giocato a fine stagione a 36 anni, l'ex centrocampista ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando nel 2017/18 proprio la Compagnia portuale, l'ultima squadra con cui aveva giocato.
Il club maltese dell'Hamrun Spartans lo assume al posto del suo ex compagno di squadra Giovanni Tedesco nel 2019. Blasi raggiunte i quarti di finale di Coppa di Malta ma nel febbraio 2020 viene a sua volta esonerato.
L'estate seguente accetta la proposta dell'Agia Napa, compagine cipriota, con cui ottiene un 4° posto finale in campionato. Ammesso al nuovo Master per allenatori 'UEFA Pro' a Coverciano, nell'estate 2021 non viene confermato dal club di Cipro, salvo essere richiamato ad ottobre 2021. La sua avventura è terminata in anticipo nel mese di febbraio.
Per Blasi ora c'è il team greco del L'Enōsis Neōn Paralimniou e magari in futuro un'opportunità dall'Italia per dimostrare che anche in panchina 'il gladiatore' sa farsi valere, come faceva in campo quando rincorreva i suoi avversari.
