Il Metz non gode certo di grande considerazione nell'elite del calcio. Nell'ultima stagione è pure retrocesso dalla Ligue 1 e ormai da anni non riesce a trovare continuità in massima serie. Tuttavia questo piccolo ma comunque storico club francese ha avuto indirettamente un impatto enorme sul calciomercato europeo.
Un esempio è Sadio Mané al Bayern. Il campione senegalese è stato scoperto nel 2011 nel Generation Foot e portato in Europa proprio dal Metz. Da lì il passaggio al Salisburgo e l'esplosione. Percorso praticamente uguale a quello di Kalidou Koulibaly, uno dei nomi più chiacchierati sul mercato, scoperto nel piccolo Saint-Dié sempre dal Metz prima della cessione al Genk, dove si è definitivamernte consacrato.
Prima di loro era toccato anche a Miralem Pjanic e Franck Ribery. Il bosniaco è stato scovato in Lussemburgo, mentre 'zio Franck' è arrivato a costo zero a 21 anni iniziando così la sua grande carriera. La lista si allunga con Louis Saha, campione d'Europa col Manchester United, Emmanuel Adebayor (preso direttamente da un club del Togo e finito a giocare con City, Arsenal e Real Madrid) o ancora prima Rigobert Song.

Nel 2017 il Metz ha ceduto al Rennes Ismaila Sarr per 17 milioni di euro (poi rivenduto per 30 al Watford) dopo averlo ingaggiato a titolo gratuito. Stesso discorso con l'altro Sarr, Pape Matar, venduto al Tottenham per 16 milioni nel 2021. Dal Metz sono partiti infine due bomber che hanno fatto piuttosto bene in Premier League come Papiss Demba Cissé (che faceva l'autista di ambulanze) e Diafra Sakho.
Un grandissimo lavoro di scouting che ha regalato al calcio alcuni dei migliori giocatori degli ultimi vent'anni.


