Pubblicità
Pubblicità
Simone Pafundi Italy NT 20032023Getty Images

Mancini pazzo per Pafundi: "Prima lui, poi tutti gli altri"

Pubblicità

Il cammino dell'Italia verso Euro 2024 prende il via. Giovedì l'Inghilterra a Napoli, domenica la trasferta a Malta: Roberto Mancini affronterà i primi match di qualificazione con diverse novità, tra cui spicca la presenza di Mario Retegui.

Il ct, in conferenza stampa, spiega i motivi della convocazione dell'attaccante argentino di proprietà del Tigre.

"Lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po' tergiversato e invece ha subito accettato. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio".

"Retegui centravanti titolare? C'è Scamacca, c'è lui e c'è Gnonto, è una di queste tre, sperando stiano bene. Scamacca non ha i 90', ha giocato solo un'ora in Coppa. Gnonto è l'unico che gioca sempre in Premier League. E Mateo ora lo seguiamo".

"Anni fa dissi che in Nazionale dovevano giocare i calciatori nati in Italia, ma non c'era ancora questo problema e il mondo è cambiato. Tutte le Nazionali europee hanno giocatori naturalizzati di altri Paesi. E' inutile parlare, in Italia ce ne sono pochi. Siamo messi peggio di Southgate, se c'è la possibilità di prendere nuovi giocatori li prendiamo".

"In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi ci giocavamo 3 o 4 ore e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se calciatori nascono ancora in quei Paesi come Uruguay, Argentina o Brasile. Dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte, in tutti i modi".

Mario Retegui Roberto Mancini Italy NT 20032023GettyZaccagni Lazio Serie AGetty

Scorrendo l'elenco dei convocati, spicca l'assenza dell'uomo derby Mattia Zaccagni.

"Sta facendo un ottimo campionato, non c'è nessuna motivazione particolare, la Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci saranno altre occasioni".

Parole dolcissime, Mancini, le riserva al gioiellino dell'Udinese Simone Pafundi.

"Prima Pafundi, poi tutti gli altri: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A ed essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui".

I problemi fisici patiti da Chiesa e Dimarco in Inter-Juve mettono a forte rischio la loro presenza in Nazionale.

"Chiesa era a Torino a effettuare un esame, ma non credo ce la faccia. Dimarco li sta svolgendo ora, c'è da capire in che condizione è, altrimenti chiameremo qualcun altro".

Il Mancio apre anche una parentesi su Kean e Zaniolo, alle prese con alti e bassi.

"Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, non ha ancora giocato partite intere. Se farà bene al Galatasaray verrà chiamato così come Kean, che speriamo possa migliorare. Però è anche vero che il tempo passa, quindi la speranza è che possano capire che hanno grandi qualità e che alla Nazionale servono".

Si potrebbe andare verso la conferma di un'Italia con la difesa a 3.

"Il mio modulo è quello, poi in Italia i nostri difensori giocano col 3-5-2. Il nostro è lo schema che ci dà maggiori certezze".

Mancini, infine, dedica un pensiero all'amico Gianluca Vialli.

"Ne ho già parlato ai ragazzi, sarà importante ricordarlo come se fosse qui con noi. Aveva i suoi spazi e non sarà semplice, dobbiamo provare a fare bene anche per lui".
Pubblicità