All'improvviso, rieccolo. Il wonderkid del Manchester United, il ragazzino arrivato dall'Italia che con quella memorabile girata contro l'Aston Villa pareva in grado di conquistare la Premier League e il mondo. La realtà, però, ha detto altro. E così, anni e anni dopo, Federico Macheda si ritrova a esultare per un goal dal sapore ben diverso. Ma comunque, allo stesso modo, importantissimo.
L'ormai trentunenne attaccante romano indossa oggi la maglia dell'Ankaragücü, formazione turca. E nella mattinata di martedì è andato a segno per la prima volta dopo più di un anno d'astinenza, almeno in partite ufficiali: la sua squadra ha battuto per 2-0 il Tuzlaspor nei sedicesimi di finale della Coppa di Turchia e l'ex United ha realizzato il secondo goal dell'incontro, ottimamente servito da un cross radente del terzino sinistro Marlon.
Un piattone da pochi passi, il portiere austriaco Angeler superato, i fantasmi scacciati. Perché l'ultimo goal di Macheda in una partita ufficiale, escludendo un paio timbrati in amichevole la scorsa estate in amichevole, risaliva addirittura al 1° dicembre del 2021. Quando Chicco in Turchia non era ancora arrivato.
Macheda, all'epoca, vestiva la casacca dei greci del Panathinaikos. Ovvero il club dove aveva vissuto il miglior momento della fase recente della propria carriera, andando in doppia cifra per due stagioni di seguito (10 reti nel 2018/19, 14 nel 2019/20). Poi un calo di rendimento nel biennio successivo e l'addio a parametro zero per accettare una nuova, esotica sfida: quella propostagli dall'Ankaragücü, formazione in cui milita anche l'ex Napoli e Fiorentina Kevin Malcuit.
La stagione in Turchia non è iniziata nel migliore dei modi per Macheda: 8 presenze in Süper Lig, delle quali 4 da titolare e appena un paio dal primo all'ultimo minuto, e nessun goal. Un rendimento che ha fatto il paio con quello della squadra, attualmente terzultima nel massimo campionato turco e a rischio retrocessione. Al secondo cap in Coppa di Turchia, però, l'ex Sampdoria e Novara tra le altre ha finalmente spezzato la maledizione. E ora spera in un nuovo inizio.
Ironia della sorte, poi, la prima rete nel 2-0 al Tuzlaspor l'ha messa a referto un altro che sembrava promettere parecchio negli anni della gioventù: quel Jesé che prima era un prospetto del Real Madrid e poi uno degli innumerevoli colpi di mercato (25 milioni) del PSG. Per lo spagnolo si tratta del quarto centro stagionale, il terzo in Coppa.