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Romelu Lukaku, Inter 2020-21Getty

Lukaku: "L'Italia è adatta al mio stile, ho lo stesso carattere di Conte"

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Romelu Lukaku vive il suo presente nerazzurro a suon di goal: tre in tre partite di Serie A, per ora. Un inizio che lascia ottimi presagi per la stagione, vista anche la prima.

Nella sua mente, però, c'è anche l'Anderlecht. Il club in cui è cresciuto e, come ha ammesso in un'intervista ad 'HLN', il club in cui prima o poi ritornerà.

"Ci ritornerò sicuramente. Per un giocatore, l’attrazione verso il passato è semplicemente troppo grande. Chiedete a Dendoncker e Tielemans, sono ancora coinvolti con il club. Abbiamo vissuto dei bei momenti".

Prima, però, l'Inter e l'Italia. Un paese che calcisticamente Lukaku sente perfetto per il proprio modo di giocare. Anche grazie a Conte.

"L'Italia è adatta al mio stile. Se l’avessi saputo prima, ci sarei venuto prima. Con Conte vado d’accordo, anch’io come lui odio perdere. Abbiamo lo stesso carattere più o meno".

Non c'è però solo Conte tra i suoi maestri, ma anche Thierry Henry, con cui Lukaku ha lavorato in nazionale: l'ex Arsenal era assistente del Ct Martinez.

"Parlo spesso con lui, è il mio mentore. Mi ha dato la spinta"

Il belga ha parlato anche della delusione di perdere la finale in Europa League, una delle più amare della sua carriera.

"Dopo la finale di Europa League non ho ritirato la medaglia. Ho dato tanto e sono rimasto con niente in mano. Mi sono serviti dei giorni per superarlo".

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