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Manuel Locatelli Italy Euro 2020Getty

Locatelli da favola: due goal per trascinare l'Italia agli ottavi

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La seconda notte magica dell'Italia ha consentito agli Azzurri guidati da Roberto Mancini di staccare il pass per gli ottavi di finale di Euro 2020. Serata carica di effetti speciali quella dello 'Stadio Olimpico' di Roma, illuminata dalla stella di Manuel Locatelli.

Il centrocampista, il cui cartellino è di proprietà del Sassuolo, ha realizzato la doppietta decisiva che ha spianato la strada verso la top 16 del continente alla truppa sapientemente orchestrata dal Ct jesino.

La prima gemma di serata è datata al minuto 26 ed è un manifesto di bellezza applicato al gioco del calcio: Locatelli architetta una splendida trama a tinte neroverdi con il compagno di club Berardi che, a sua volta, rifinisce per l'inserimento a rimorchio del centrocampista classe 1998 puntuale all'appuntamento con l'1-0.

Nella ripresa è arrivato anche il succulento bis, condito dal chirurgico mancino in buca d'angolo che non ha lasciato scampo all'incolpevole Sommer. 

A fine gara, come era più che lecito attendersi, al numero 5 azzurro è stato consegnato il premio riservato al migliore in campo, accolto con felicità da Locatelli che ha dedicato il riconoscimento ai compagni di squadra durante l'intervista ai microfoni 'Rai':

“Questo premio lo devo alla squadra. Sono il più giovane del gruppo, mi hanno accolto benissimo ed è bello stare qui. Io inamovibile? No, faccio parte di un grande gruppo e spero che Marco Verratti rientri presto perché è un giocatore importante. Poi le scelte spetteranno al mister".

Scelte, appunto. Perchè il percorso dell'ex regista cresciuto nel vivaio del Milan è partito da molto lontano, soprattutto quando la sua candidatura a perno della nazionale italiana sembrava qualcosa di assai remoto e a onore del vero difficilmente pronosticabile. 

Gerarchie alla mano, infatti, prima dell'infortunio rimediato alla vigilia del torneo era Marco Verratti l'uomo designato a rivestire i panni del 'play' azzurro, senza dimenticare la grande considerazione di Mancini nei confronti di Stefano Sensi, altro elemento il cui percorso è stato irrimediabilmente minato dai tanti problemi fisici. 

Dinamiche che fanno parte del gioco e che in un certo senso hanno favorito la rapida ascesa e la conseguente, fragorosa, esplosione di Locatelli, chiamato a bruciare le tappe e a diventare grande subito, sobbarcandosi il carico di pressioni e responsabilità che comporta una maglia da titolare come quella della Nazionale. 

Il responso dello Stadio Olimpico ha fugato qualsiasi dubbio sulla caratura tecnica e morale di un centrocampista che da alternativa si è ritagliato un ruolo da punto fermo. Visione di gioco, personalità da vendere e ora anche i goal a completare un pacchetto di primissima qualità. Un pacchetto che fa già gola a molti in ottica di una sessione di mercato che vedrà il numero 5 nostrano indiscutibile protagonista.

E per non farsi mancare proprio nulla, con i due sigilli che hanno mandato al tappeto la formazione di Petkovic, Locatelli diventa il terzo giocatore dell'Italia a segnare una doppietta in una singola edizione degli Europei. Prima di lui soltanto Casiraghi a Euro 1996 e Balotelli a Euro 2012. Serve aggiungere altro?

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