1 maggio 2008, la Fiorentina ospita i Rangers al Franchi davanti a 40.000 spettatori nella semifinale di ritorno di Europa League dopo lo 0-0 dell'andata a Ibrox.
La partita finirà ai rigori dopo altri 120 minuti senza goal e gli errori di Liverani e Vieri condanneranno i viola all'eliminazione. In quella squadra, che sfiorò l'impresa europea, c'era anche Tomas Ujfalusi.
Escludendo la partita contro l'AEK Atene nella fase a gironi, il difensore ceco non saltò nemmeno un minuto di quella stagione in Europa League, confermandosi come uno dei punti fermi dell'undici di Cesare Prandelli.
Scelto nell’estate del 2004 dai viola per rafforzare la difesa di una squadra al primo anno in Serie A dopo il fallimento, il giocatore ceco, che già in Germania con l’Amburgo si era consacrato come giocatore di grande rendimento e affidabilità, nei suoi anni in riva all’Arno non solo si è confermato ad alti livelli, ma ha anche mostrato grandissima duttilità.
Nato come difensore centrale così abile nell’impostare l’azione da poter anche essere schierato all’occorrenza da centrocampista basso, con l’avvento di Cesare Prandelli sulla panchina gigliata nella stagione successiva, ha spostato il suo raggio d’azione venendo utilizzato soprattutto come esterno destro in una lina a quattro che comprendeva anche Gamberini, Dainelli e Pasqual.
Terzino fortissimo in fase di contenimento, ma anche abile nell’attaccare, Ujfalusi nel corso della sua esperienza in viola è stato uno dei beniamini assoluti di una tifoseria gigliata che di lui ha sempre apprezzato, oltre che la bravura, anche la grande generosità in campo.
Ujfalusi è rimasto alla Fiorentina per quattro stagioni ricche di soddisfazioni prima di passare all'Atletico Madrid, collezionando in totale 149 presenze con la maglia viola. Sul terreno di gioco saltava subito all'occhio per la sua lunga capigliatura e la fascia (o il cerchietto) per tenerla a bada, ma a vederlo oggi è quasi irriconoscibile.
Rimasto molto legato a Firenze, Ujfalusi è tornato al Franchi in occasione di Fiorentina-Lazio di ottobre 2019, postando una foto su Twitter mentre mangiava la classica bistecca. Una foto dove non sembra nemmeno lui.
La lunga chioma che lo caratterizzava è infatti del tutto sparita e anche Ujfalusi a 42 anni ha dovuto fare i conti con uno dei problemi più comuni negli uomini alla sua età: la calvizie. Nel 2013 ha annuciato il ritiro al termine dell'ultima esperienza in patria allo Sparta Praga e dal 2014 ha iniziato la sua carriera dirigenziale, partendo dal Galatasaray, esperienza durata appena sei mesi. Qualche chilo in più e qualche capello in meno: ciò che è rimasto intatto è però l'amore per la città di Firenze, che lo stesso Ujfalusi non manca mai di sottolineare.


