E adesso si fa veramente dura. E' allarme rosso in casa Spagna dopo il pareggio "interno" maturato contro la Polonia. Gli indizi preoccupanti, adesso, sono due perchè se il pari contro la Svezia era stato soprattutto frutto della grande serata di Robin Olsen, contro Lewandowski e compagni la Spagna ha mostrato lacune e fragilità piuttosto evidenti.
Limiti e difetti strutturali che adesso rischiano di complicare il proseguo del percorso a Euro 2020. Classifica alla mano, infatti, c'è poco da stare tranquilli: a novanta minuti dal termine della fase a gironi è la Svezia a guidare il raggruppamento con 4 punti, seguita a ruota dalla Slovacchia a 3 e infine ecco Spagna a 2 e Polonia 1 a recitare il ruolo del fanalino di coda.
Inutile dire che il match contro la Slovacchia ammette un unico imperativo, onde evitare sorprese in un girone che, ai blocchi di partenza del torneo, vedeva la truppa di Luis Enrique come indiscussa favorita.
Il responso dei 180' disputati nell'impianto andaluso de 'La Cartuja', però, ha ribadito l'esatto contrario. Perchè oltre ai due pareggi maturati contro due avversari decisamente alla portata c'è da fare i conti con una squadra che si è letteralmente inceppata nella figura dei suoi uomini cardine.
Morata si è sbloccato siglando il momentaneo 1-0 prima di divorarsi la chance che avrebbe spianato la strada verso i tre punti. Gerard Moreno ha fallito un calcio di rigore inscenando una prova fatta di molti sprazzi e di poca continuità. Rivedibile anche la prestazione del pacchetto di mezzo con i vari Rodri, Pedri e soprattutto Koke - sostituito al 68' - mai in grado di marcare la differenza.
Non si salva nemmeno la difesa nonostante l'eccesso di fiducia ostentato da Ferran Torres nella conferenza stampa della vigilia in vista del duello contro Lewandowski:
"Non ci preoccupa. I nostri difensori centrali se lo mangeranno".
Ed invece ad azzannare è stato proprio il goleador del Bayern Monaco che di testa ha sconvolto il piano gara degli spagnoli e non solo.