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Cristiano Ronaldo Juventus 2018-19Getty Images

La sorella di Cristiano Ronaldo non molla: "Lo difendo, è stata un'ingiustizia"

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Prima parte. Seconda. Terza. L'espulsione di Cristiano Ronaldo ha fatto parlare, sta facendo discutere, dividerà. Dopo la sorpresa immediatamente post rosso, ora è arrivata l'attesa per conoscere quanto il lusitano dovrà rimanere fermo. Dopo, senza dubbio, continuerà ad essere argomento principe. Intanto continua la battaglia della sorella.

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Nuovamente via Instagram, Katia Aveiro si è difesa dagli attacchi degli ultimi giorni nei suoi confronti e verso il fratello Cristiano Ronaldo. In un messaggio che porterà a nuove divisioni tra chi sta con il lusitano e chi con l'arbitro Brych.

"Ci sono cose che non capirò mai, non è normale difendere ciò in cui credo? Mio fratello? Lo difendo, discuto, è ridicolo che troviate anormale che difenda mio fratello, sì che lo difendo, così come si deve fare" ha scritto la sorella di Cristiano Ronaldo in un lungo post su Instagram.

"Molto spesso lo faccio in privato ma oggi mi sento di farlo in pubblico perché l’ingiustizia che ha subito è stata pubblica. Molti, in questo mondo, non sanno cos’è l’amore, ma mi batterò contro quelli che fanno del male al mio. Ogni lacrima che ha versato è un dolore nel mio cuore, e anche il mio è ferito".

Griderò ad alta voce quello che sento nell’anima (nessuno è obbligato a vedere o ad ascoltare), siete d’accordo o no? Poco me ne importa, lui è tutta la mia vita, sono nata dalla stessa madre e dallo stesso padre, fa male così, fa male l’ingiustizia, e sono preoccupata per un professionista, per un uomo che rispetta il calcio come pochi, per un uomo che dà il cuore per lo sport di cui è il re.

E’ vergognoso chiedermi di non provare quello che provo (io e migliaia di fratelli anche non di sangue ma che sentono ugualmente la stessa ingiustizia). Difenderò fino alla fine dei miei giorni lui e le persone a me care, abbiamo già pianto e a tutti ha fatto male e quindi mi lamento. Sarò indignata fino a quando passerà il dolore.

Mi dispiace ma so solo io ciò che sto provando. Il mio guerriero, il mio combattente, il mio esempio di fratello, figlio, padre e amico … sei un professionista di un altro pianeta e nessuno ti distruggerà …. rispetto per chi lavora, rispetto per il calcio, rispetto per il professionista … Firmato la sorella più orgogliosa del mondo”. Chiaro.

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