Quando i giorni migliori sembrano ormai alle spalle, non è facile rimettersi in discussione e scrollarsi di dosso la polvere.
Un compito difficile, che però non sembra aver spaventato Alexis Sanchez. Il cileno - arrivato all'Inter nel corso dell'estate 2019 - ha avuto diverse difficoltà in nerazzurro. Colpa di un fisico che sembrava non assisterlo più.
Nel corso dei primi due anni alla Pinetina, Sanchez ha visto più l'infermeria che il campo, venendo schierato molto spesso nei minuti finali di gara a risultato già acquisito.
Un trend negativo che ha rischiato di fargli perdere anche la nazionale, malgrado El Niño Maravilla sia sempre stato una delle punte di diamante del Cile.
In questa stagione però, Sanchez sembra essere tornato a dei livelli prestazionali ampiamente al di sopra di quelli ai quali ha abituato nell'ultimo biennio.
Il cileno ha ritrovato la condizione fisica adeguata per poter ancora dire la sua, seppur la concorrenza all'Inter sia piuttosto agguerrita nel suo ruolo.
Questo non gli ha impedito di dimostrare a tutti che può ancora dire la sua quando viene mandato in campo per sostituire Dzeko o Lautaro Martinez.
Sanchez ha messo la sua firma sulla conquista del primo titolo stagionale dell'Inter, segnando al 120esimo inoltrato nella sfida di Supercoppa Italiana contro la Juventus.
Pochi giorni dopo si è replicato in Coppa Italia contro l'Empoli, portando il suo ruolino a quota 5 marcature stagionali insieme alle due reti in campionato e all'unica segnata in Champions League.
L'ultimo segnale in ordine di tempo della ritrovata confidenza con le reti è arrivato dalla nazionale: Sanchez ha segnato 2 dei 3 goal grazie ai quali il Cile ha superato la Bolivia nelle qualificazioni al Mondiale 2022.
Da giocatore ormai passato di cottura, con Simone Inzaghi l'attaccante è tornato ad essere un giocatore che ora rappresenta un'alternativa di tutto rispetto. Anche in zona goal.
