Era una luminosa giornata estiva nel nord-ovest della Francia e quasi 3.000 spettatori si erano sistemati ai loro posti allo Stade de la Rabine per assistere a Germania-Haiti, una delle gare finali della fase a gironi dei Mondiali Under 20 femminili 2018.
Tra loro Amandine Miquel, allenatore del Reims, e alcuni membri del suo staff. Una giocatrice del Reims, Helene Fercocq, stava disputando il torneo con la Francia, per cui la squadra aveva organizzato il proprio ritiro precampionato vicino alle città ospitanti.
Quando giocava la Francia, l'intera squadra era in tribuna a tifare per la Fercocq. E quando lo staff aveva tempo per farlo, andava a vedere anche altre partite.
La partita in questione metteva di fronte una delle candidate al titolo, ovvero la Germania, e una debuttante come Haiti. La prima, alla fine capace di imporsi per 3-2, era piena di stelle già in campo nella Frauen-Bundesliga. Ma in quell'occasione è stata una giocatrice haitiana a colpire l'attenzione della Miquel.
Era una presenza imponente al centro del centrocampo, nonostante non avesse ancora compiuto 15 anni (lo avrebbe fatto quattro giorni dopo). Il che portava alla necessità di un'autorizzazione speciale per partecipare al torneo.
In quella partita stava affrontando giocatrici più grandi e con più esperienza ad alti livelli rispetto a lei, ma non si notava assolutamente.
"Era molto al di sopra delle altre giocatrici – ricorda la Miquel a GOAL – Abbiamo capito subito che avevamo bisogno di una giocatrice così".
La ragazza in questione era Melchie Dumornay, la vincitrice femminile di NXGN 2022.
Sono passati quasi quattro anni da quella partita e, con il passare del tempo, l'hype intorno a Dumornay non ha fatto che crescere.
Il che era comprensibile, visto che Melchie è tornata in Francia subito dopo il torneo per effettuare un provino con il Lione, sette volte campione d'Europa. Al club è piaciuta, ma l'ingaggio non c'è stato a causa della sua età.
Il clamore è aumentato fino al suo diciottesimo compleanno, nell'estate del 2021, l'età a partire dalla quale la Dumornay avrebbe finalmente avuto la possibilità di firmare un contratto all'estero.
Ad Haiti l'eccitazione era palpabile. Parlando a GOAL ad agosto, poche settimane prima che la sua destinazione fosse rivelata, Dumornay confessava con una risata: “Molte persone mi dicono: 'Oh mio Dio, ti trasferirai presto. Allora, dove giocherai? Nel PSG o nel Lione?'”
Erano circa 50 i club che volevano la Dumornay. La volevano in Asia. La volevano in Europa. La volevano negli Stati Uniti.
"Sapevamo che, con l'avvicinarsi della maggiore età, altri club avrebbero saputo quello che già sapevamo noi – dice la Miquel – Sapevamo che dovevamo mantenere i contatti con Haiti e con la giocatrice per avere la possibilità che potesse sceglierci una volta compiuti 18 anni".
Alla fine la Dumornay ha scelto davvero il Reims, un club rinomato per la sua capacità di coltivare e sviluppare giovani talenti offrendo loro la possibilità di competere in uno dei massimi campionati europei. La centrocampista lo sapeva, ma il club doveva anche distinguersi da altri che potevano offrire simili.
"Penso che a fare la differenza sia stata una cosa: non abbiamo mai smesso di ricevere notizie da lei, informazioni da Haiti, avrei dovuto andare ad incontrare lei, la sua famiglia e altre giocatrici ad Haiti, ma non ho potuto a causa della situazione che il paese stava vivendo nel 2019”, spiega la Miquel.
"Siamo stati sempre in corsa. Altri club sono entrati in scena all'ultimo minuto con offerte più ricche, ovviamente, ma noi potevamo offrirle un livello di gioco e una squadra molto vicina al suo stile. Noi abbiamo una squadra molto giovane, con molte giocatrici promettenti che cercano di raggiungere il loro livello migliore. E ciò ha fatto la differenza. Sapeva che sarebbe venuta in un buon campionato, diventando una giocatrice importante e non solo una sostituta".
Il club non ha mai smesso di starle vicino da quando la Dumornay è arrivata alla fine della scorsa estate. L'ingaggio della connazionale Kethna Louis, che gioca in Francia da quattro anni, l'ha aiutata in particolare ad adattarsi alle "cose semplici".
"La sua integrazione è stata molto veloce e molto, molto positiva – dice a GOAL Sonia Ouchene, un altro dei talenti emergenti del Reims, che vive accanto a Dumornay – È ancora una bambina, ha appena 18 anni, quindi ha ancora quel lato infantile, divertente. Infastidisce tutti, si nasconde, fa scherzi. Spero che mantenga questo spirito. Porta buon umore ed è un piacere lavorare con ragazze come lei. Penso che ci abbia portato ancora più coesione".
"Ho fatto amicizia con lei molto velocemente. È una persona abbastanza aperta. Si potrebbe pensare che sia un po' timida, ma in realtà non lo è. Si è aperta molto rapidamente, è entrata a far parte del gruppo molto rapidamente. Parla con tutti, fa domande a tutti, è molto interessata alle nostre vite e alla nostra vita di gruppo".
"Non conoscevo Melchie prima che firmasse per il Reims. Non avevo mai sentito parlare di lei. Ho iniziato a sentire parlare di lei quando stava per firmare. È stato allora che ho visto alcuni suoi video e ho letto un po' di lei. Da allora non l'ho più dimenticata!".
Era il 2 ottobre 2021 quando la Dumornay faceva il proprio debutto per il Reims. Era disponibile anche per la partita della settimana precedente, contro il Montpellier, ma avendo saltato il precampionato la Miquel voleva assicurarsi che avesse abbastanza allenamenti sulle spalle prima di scendere in campo.
Ha iniziato la partita contro l'Issy dalla panchina. All'intervallo, sul punteggio di 1-1, l'allenatrice si è rivolta al suo nuovo acquisto. "Le ho detto che non aveva bisogno di una partita completa per segnare e fare dei buoni passaggi" ricorda la Miquel. Ed è stato proprio così.
Al 73' Dumornay ha lanciato Kessia Bussy, assist valso per la rete del 2-1. Dieci minuti più tardi, l'incursione di Dumornay sulla fascia sinistra ha propiziato l'assist per la solita Bussy, a segno per il 3-1. Vittoria, a quel punto, assicurata. "A quella visione abbiamo esclamato: 'Oh mio Dio, immaginate cosa potrebbe fare in una partita completa! Le è bastato così poco tempo per incidere" afferma la Miquel.
Al primo match da titolare, la settimana successiva, la condizione era addirittura migliore. Contro il Bordeaux, che nella passata stagione si è qualificato alla Women's Champions League arrivando dietro soltanto a Lione e PSG, la Dumornay è stata la migliore in campo, segnando una doppietta e fornendo un altro assist alla Bussy.
"Ora mi chiamano tutti, eh - gongola la Miquel - Tutti vogliono la Dumornay". Quando una ragazza compie un cambio di vita così drastico, cambiando addirittura paese, di solito è richiesto del tempo per l'adattamento: Melchie, però, non ne ha avuto bisogno. Come mai? "Perché è molto più forte delle altre calciatrici - risponde la Miquel, con estrema semplicità. - Penso che in questo momento sia solo al 30% del suo livello. Secondo me sarà una delle migliori al mondo nei prossimi anni".
"E' ancora lontana dal suo livello migliore. Continuerà a migliorare fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Faremo del nostro meglio per farle superare questi step e poi firmerà per una grande squadra di Champions League e saremo molto felici di guardarla".
"Non sono mai sorpresa dalle altre calciatrici - aggiunge la Ouchene - Ci sono davvero pochissime cose che mi stupiscono, e lei è una di queste, soprattutto per via della sua età. Dal punto di vista atletico, è potente e veloce. Con la palla, è molto intelligente. Tecnicamente ha tutto ciò di cui si può aver bisogno, anche se, ovviamente, migliorerà anche sotto questo aspetto. È una giocatrice completa e lo ha dimostrato molto velocemente sul campo".
Mentre la Dumornay continua ad offrire prestazioni di qualità elevatissima, l'interesse degli altri club nei suoi confronti è cresciuto a dismisura. Il Reims e la Miquel lo sanno bene. "Ci prendiamo molto tempo per osservare le giocatrici in tutto il mondo. Forse la differenza con le altre squadre è che noi non abbiamo paura di correre rischi".
"Quando sentiamo che una calciatrice ha qualcosa di diverso dalle altre, anche se è troppo piccola di età o dal punto di vista fisico, noi andiamo dritti per la nostra strada e le diamo un'opportunità. Annusiamo il talento. Se notiamo qualche punto debole, siamo felici di lavorare per eliminarlo e aumentare il livello dell'atleta in questione".
"A volte devo rifiutare qualcuno, ci sono i genitori e gli agenti delle ragazze che chiamano perché vorrebbero un'esperienza qui da noi per la propria figlia o assistita: sanno che noi ci prenderemo cura di loro come se fossero nostre figlie. È un progetto globale, non solo calcistico. Sviluppiamo l'essere umano ancor prima dell'atleta".
"Sappiamo che a un certo punto, quando avranno 20 o 21 anni, firmeranno per un club più grande del nostro, ma l'obiettivo attuale è questo: aiutarle a migliorare senza le pressioni che dovrebbero subire in una squadra più importante, poiché ci concentriamo maggiormente sullo sviluppo individuale".
Quando la scorsa estate ha parlato ai microfoni di GOAL, la Dumornay ha parlato del Lione come di un "sogno assoluto", ma il focus resta su ciò che ha intenzione di fare per il bene del suo Paese natale.
"Voglio essere in grado di aprire un'Academy a casa, ad Haiti, per offrire un'opportunità a ragazzi e ragazze che io stessa non avevo - ha spiegato - Ad Haiti ci sono tanti talenti, non solo nel calcio, che però non hanno l'opportunità di mettersi in mostra. Io ho avuto la possibilità di giocare in una Academy, confrontandomi con i talenti migliori: spero che un giorno molte più persone abbiano la chance di uscire da lì".
“È molto intelligente, molto matura - aggiunge la Miquel - Sa quali sono i suoi obiettivi e come raggiungerli. Sapeva bene che inizialmente avrebbe firmato per un club minore: penso che stia affrontando il discorso relativo alla sua carriera con grande intelligenza".
"Alcune persone hanno le qualità ma non ce la fanno, lei invece ha l'intelligenza per sapere come agire. Ecco perché sono abbastanza fiducioso sul fatto che farà una carriera molto importante".
Ha appena iniziato la sua carriera professionale, ma la Dumornay è già sulla buona strada e su questo non ci sono dubbi. Ciò che il futuro ha in serbo per la vincitrice della NXGN 2022 sarà sicuramente speciale.
