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Stefano BianconiGetty/Goal

La rivincita di Bianconi contro la Juventus: dal goal fantasma a quello decisivo

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"Come ha fatto a non vedere che la palla era dentro?"

Stefano Bianconi non poteva darsi pace al termine di Empoli-Juventus. Quello sarebbe stato il suo primo goal in Serie A, ma gli era stato ingiustamente tolto. A quei tempi, parliamo della stagione 1997/98, non c'era ovviamente la 'goal line technology' o tantomeno il Var. Decidevano l'arbitro e i guardalinee, non si tornava indietro.

"Ho visto tutto io, ho visto tutto io"

La frase urlata dall'allora direttore di gara Rodomonti riecheggia ancora oggi al Castellani. Il colpo di testa di Bianconi sarebbe valso un fondamentale pareggio all'Empoli in ottica salvezza dopo il momentaneo 0-1 segnato da Pecchia. Ma per Rodomonti la palla non era entrata, nonostante i replay non lascassero dubbi sul contrario. Il salvataggio di Peruzzi era arrivato dopo che il pallone aveva ampiamente superato la linea di porta.

Proteste e delirio in campo e sugli spalti. Polemiche che tuttavia non sarebbero state nulla a confronto con quello che è successo qualche settimana dopo: Juventus-Inter, duello Scudetto, scontro Iuliano-Ronaldo. Questa storia la conosciamo tutti, inutile approfondire. Quella di Bianconi, invece, la conoscono in pochi. Ricordano solo il suo goal fantasma, riportato prepotentemente alla mente dalla recente confessione di Peruzzi a 'La tribù del calcio', che più di 20 anni dopo il fattaccio ha voluto togliersi quel peso.

"Ricordo che quando mi tuffai all’indietro per ricacciare fuori la palla colpita di testa da Bianconi ebbi chiara la sensazione che il pallone fosse entrato. Ma vedendo l’arbitro indicare con decisione il calcio d’angolo, fra le proteste dei giocatori dell’Empoli e di Spalletti che si rivolgevano a me perché ammettessi che era gol, pensai di aver visto male. L’arbitro era lì a tre metri, nessuno poteva vedere meglio di lui. Invece non era così. Ricordo che quando la partita riprese i volontari dell’ambulanza, che erano dietro la porta, a mia domanda risposero che sì, la palla era entrata di tanto così; insomma, a fine partita fui molto in difficoltà. Pensai di andare in sala stampa a dirlo, ma per questioni interne non se ne fece niente".

Alla fine, però, ci ha pensato il destino a ridare a Bianconi ciò che gli apparteneva. E appena un anno dopo. Empoli-Juventus, 27a giornata: al minuto 26, su un cross dalla destra, la palla è arrivata proprio sulla sua testa. Goal, 1-0, stavolta nessun dubbio. Stavolta nessuno poteva togliere a Bianconi il primo e l'unico goal in Serie A, peraltro decisivo, contro la Juventus.

Una rivincita personale, un'unica luce in una stagione disastrosa per l'Empoli, retrocesso in ultima posizione con 20 punti e sole 4 vittorie, tra cui proprio quella contro la Juventus di Ancelotti, clamorosamente 7° in classifica al termine della stagione. Sarà anche l'ultima vittoria dell'Empoli contro la Juve in Serie A. E per Bianconi l'ultima vera stagione in massima serie, se escludiamo la successiva parentesi al Cagliari con sole 8 presenze all'attivo.

Per uno che di mestiere ha fatto il difensore centrale e che in carriera ha segnato soltanto 5 reti in 303 presenze complessive, segnare due goal alla Juventus è un qualcosa si incredibile. E lo è ancor di più il fatto che è il goal più famoso è proprio quello che non gli hanno convalidato.

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