La mancata qualificazione al Mondiale di Qatar 2022, la seconda consecutiva dopo aver mancato l'appuntamento anche a Russia 2018, è stata un durissimo colpo per tutta l'Italia. Compreso Ciro Immobile, che dopo lo 0-1 con la Macedonia dl Nord ha pensato di lasciare l'azzurro.
A raccontarlo è stato il diretto interessato in conferenza stampa a Coverciano, parlando di quanto la delusione lo avesse colpito, ma di come poi abbia deciso di andare avanti.
“Mi sono venuti molti dubbi, anche per le critiche molto forti. Sono cose che ti segnano. Col passare delle settimane però ho capito che non potevano essere gli altri a decidere il mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Mi sono reso conto di avere ancora qualcosa da dare a questa maglia. Finché ci sarà bisogno di me, io ci sarò: mi sento un leader nello spogliatoio e soprattutto mi sento in dovere di dare qualcosa al gruppo".
L'ex cannoniere della Serie A ha già messo nel mirino il Mondiale del 2026, quando avrà 36 anni.
"Se sto come adesso potrò dare ancora qualcosa, anche nel 2026. È uno degli obiettivi che mi sono posto".
Immobile commenta anche il suo rendimento diverso tra nazionale e club: in azzurro fatica, mentre con la Lazio viaggia a ritmi da superstar.
"Me lo chiedo quasi ogni giorno. Forse alla Lazio ho più margini d’errore, qui c’è più pressione e strafare a volte ti porta a fare cavolate. Certo che fa rosicare: ho vinto quattro volte la classifica marcatori e qui faccio fatica".