Pubblicità
Pubblicità
FC KölnGetty/GOAL

La risalita del Colonia: dal rischio retrocessione al ritorno in Europa

Pubblicità

Giocatori arrabbiati, allenatore rammaricato, tifosi festanti. Non festanti al livello di qualche coro: festanti a livello di invadere il campo per celebrare un traguardo comunque storico. Sembra un paradosso: sconfitta in casa contro il Wolfsburg - peraltro non del tutto meritata, a volerla dire tutta - e obiettivi ancora alla portata, ma fan scatenati. A Colonia, ormai un paio di settimane fa, si è vissuto un sogno: il ritorno nelle competizioni europee dell’effzeh. Nella prossima stagione giocherà in Conference League, avendo chiuso al 7° posto. Ma fino a 180 minuti dalla fine, al momento del fischio d’inizio della sfida col Wolfsburg, poteva puntare all’Europa League. Ed era matematicamente ancora in corsa per la Champions League.

La festa dei tifosi, però, non può essere biasimata e non è nemmeno frutto del caso. Un anno fa, di questi tempi, il Colonia era sull’orlo del baratro. La città si preparava ad incassare la seconda retrocessione in Zweite Liga nel giro di una manciata d’anni. Dopo il quinto posto che nel 2017 aveva portato il club nuovamente in Europa, nella stagione successiva era arrivato l’ultimo posto, in una stagione storta dall’inizio alla fine. E se l’immediata promozione e la successiva salvezza tranquilla avevano dato respiro e nuova linfa, l’annata 2020/21 ricordava sinistramente quella di tre anni prima. Solo lo psicodramma dello Schalke e del Werder Brema ha impedito al club di scendere nuovamente in seconda divisione.

Rimaneva solo l’ultimo appiglio: lo spareggio. Terzultima della Bundes contro terza della Zweite. Da vivere con Friedhelm Funkel in panchina, allenatore specialista in promozioni, chiamato in primavera per provare a risollevare una squadra apparentemente svuotata di ogni energia. Nel mentre, arrivava l’annuncio del suo successore: SteffenBaumgart, vulcanico tecnico in arrivo dal  Paderborn. Non sapeva in quale serie avrebbe lavorato, ma sapeva perfettamente su quale panchina voleva sedersi.

Il Müngersdorfer Stadion era più vuoto che pieno. Conseguenze della pandemia. Non c’era nemmeno Hennes, il caprone, mascotte vivente del club, presenza fissa a bordocampo in tutte le partite. L’HolsteinKiel, che poche settimane prima era in quarantena, vinceva 0-1 l’andata a Colonia. Sembrava tutto apparecchiato per il dramma, finché al ritorno è uscito l’orgoglio — oltre che la stanchezza della squadra di Zweite. 1-5, partita senza storia. Colonia in Bundesliga per un altro anno, all’ultima spiaggia.

Ripartire dalla Bundesliga è stato probabilmente determinante per potersi garantire l’innesto del figliol prodigo MarkUth, che nella città del Duomo ci è nato ed è cresciuto. Così come Timo Horn, Jonas Hector, Salih Özcan. Tutti membri della squadra di quest’anno, guidata da Steffen Baumgart. L’uomo che più di tutti ha fatto capire che quest’anno l’aria sarebbe stata diversa.

Era dal 2017, dalla cavalcata europea, che non si respirava un tale entusiasmo. Il gioco iper-offensivo proposto dal tecnico classe 1972 ha trascinato i 50mila che, da quando è stato nuovamente possibile, riempiono di fisso lo stadio. Hennes incluso. Il resto lo ha fatto la sua unicità come personaggio: la sua coppola è diventata un’icona di stile. Ogni weekend ha trovato un modo per diventare virale, tra festeggiamenti estremi, partite ‘allenate’ dal divano in quarantena, scambi maglia-cappello con Neuer. A Carnevale ha diretto pure un allenamento vestito da unicorno rosa, mentre i suoi assistenti erano travestiti da… Steffen Baumgart.


In campo è funzionato tutto come voleva Baumgart. Un solo target: AnthonyModeste, francese di nascita ma Kölner d’adozione. Era l’attaccante della squadra che 5 anni fa era arrivata in Europa. Aveva segnato 25 goal. Poi è andato in Cina, lasciando in eredità al Colonia un pacco da oltre 30 milioni di euro. È tornato un anno e qualche mese dopo, con la squadra in seconda serie. Sembrava un giocatore sul viale del tramonto. Era stato anche girato in prestito in Francia. Era fuori dal progetto tecnico. Poi è arrivato Baumgart. E il bilancio stagionale è di 20 goal.

Anche grazie alle sue incornate (è il giocatore che ha segnato più di tutti di testa) il Colonia è salito dal 16° al 7° posto. Solo lo Strasburgo nei top campionati europei ha fatto un tale salto verso l’alto. Dalla retrocessione all’Europa. 

“La cosa più importante che ci lascia quest’anno è che la squadra può giocare molto meglio di come la gente pensava potesse fare nella scorsa stagione”.

Con Baumgart si può.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0