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Shaw England Euro 2020Getty

La rinascita di Shaw: dalle scintille con Mourinho agli Europei da protagonista

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L'Inghilterra non vuole farsi cogliere impreparata all'appuntamento con la storia. La nazionale dei 'Tre Leoni' scene in campo davanti al pubblico di "casa" a Wembley per la gloria. Davanti a un Wembley sempre più pieno e carico.

Dose extra di benzina per una squadra che, in realtà, sta viaggiando a pieni giri da inizio torneo. E i numeri sono fatti per dipingere un quadro che non può lasciare indifferenti: cinque partite, quattro vittorie, nessuna sconfitta e soprattutto nessun goal subito.

Una macchina apparentemente perfetta quella saggiamente pilotata dal Ct Gareth Southgate. Kane è sbocciato nella fase a eliminazione diretta mandando al tappeto sia la Germania che l'Ucraina. Sterling è stato il trascinatore nella fase a gironi, mentre difesa e centrocampo hanno dato prova di solidità.

A cavallo tra i due reparti svetta la rassegna continentale di Luke Shaw, una delle note più positive. Chiamato a recitare lo spartito sulla corsia di sinistra, il laterale di proprietà del Manchester United si è accomodato in panchina soltanto nel match inaugurale contro la Croazia, prima di diventare un perno insostituibile all'interno del sistema 4-2-3-1 come esterno mancino, ma in grado di agire anche nel 3-5-2.

In campo nel pari a reti inviolate contro la Scozia, in campo in occasione del successo di misura contro la Repubblica Ceca. Poi si arriva alla fase ad eliminazione diretta, quella dove il pallone 'pesa', quella dove il margine di errore è pari allo zero.

Serve essere perfetti. Perfetto come il pallone servito a Sterling per l'1-0 contro la Germania, chirurgico come le due pennellate che hanno propiziato i goal di Maguire e Kane contro l'Ucraina. Per poi arrivare al gran goal realizzato in finale contro l'Italia con il mancino volante che ha superato Donnarumma. Il più veloce nella storia di una finale europea.

Tre assist nel giro di due partite, poi un goal. E tanti saluti alle critiche e ad un passato recente condito da delusioni. Shaw, infatti, è approdato in maglia 'Red Devils' nell'estate del 2014 con l'etichetta di nuovo crack del calcio britannico. Premesse importanti, rallentate prima da un tremendo infortunio che lo ha costretto forzatamente ai box per un anno intero. 

Poi dalle frizioni con Josè Mourinhoche arrivò, nemmeno troppo velatamente, a dubitare delle qualità dell'esterno nativo di Kingston upon Thames:

"E' una questione di personalità, fiducia e classe. Non posso dire molto di più. I due terzini devono essere aggressivi e sempre in avanti".

L'arrivo a Manchester di Solskjaer ha poi ridato linfa ad un calciatore per certi versi bistrattato e impossibilitato ad esprimere un potenziale di altissimo profilo. Euro 2020 è diventata la vetrina ideale per metterlo in mostra. Missione compiuta.

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