La Juventus, pur non brillando (soprattutto nel primo tempo), riesce a vincere un fondamentale Derby contro il Torino, che inizialmente era passato in vantaggio. La squadra di Pirlo torna in seconda posizione in classifica, in attesa dell'Inter.
L'allenatore della Juventus ha parlato a 'Sky Sport' nel post-partita, partendo dall'episodio di sei anni fa, quando fu lui a decidere con un goal in extremis il Derby di Torino.
"Da allenatore è più faticoso e bello decidere un Derby in questa maniera. Analizzando la partita: quando entri in campo e perdi tutti i duelli, è difficile gestire una partita del genere. Eravamo statici e siamo andati in difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia, abbiamo messo cuore e intensità. Praticamente non abbiamo più sofferto nulla.
Dybala e Kulusevski? Mi aspetto di più da tutti. Poi chi è entrato dalla panchina ha fatto bene, con voglia e dinamismo. Il nostro DNA deve restare dentro di noi sempre, per tutta la gara. Quando non riesci a fare le cose con il gioco, lo devi fare in modo diverso, con sacrificio prima di tutto".
Tra i giocatori di Pirlo, c'è chi ancora non si sblocca definitivamente, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma chi non delude mai, è sicuramente Juan Cuadrado.
"Cuadrado ha l'esperienza per questo tipo di partite, è un campione che gioca tali partite da ormai dieci anni. Ricordiamo che Chiesa, ad esempio, fino a qualche settimana fa non aveva mai giocato in Champions League. Ma sappiamo questo, quando si mettono dentro i giovani, è fisiologico".
Infine Andrea Pirlo traccia un bilancio di questi suoi primi mesi alla Juventus. Lati positivi e negativi.
"In questi mesi della Juventus sono contento per alcuni aspetti, come qualche indicazione tattica. Mentre non sono soddisfatto dell'altalena di risultati e prestazioni, soprattutto dal punto di vista psicologico. Non possiamo affrontare partite con poca voglia e tenacia. Non basta avere i giocatori forti in campo".




