Il 3-0 al Bayer Leverkusen ha messo in mostra un grande Matthijs De Ligt: l'olandese ha dato prova di sicurezza nella retroguardia della Juventus, con ottimi interventi che hanno ricordato i tempi dell'Ajax.
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Intervistato dall'emittente televisiva 'Veronica', il 20enne difensore ha rivelato come col passare delle partite sia migliorata l'intesa con i compagni e l'allenatore: il percorso di adattamento al calcio italiano procede a gonfie vele insomma.
"Mi sto abituando al modo di giocare dei ragazzi, oggi è stato bello".
Contro il Napoli non ha brillato particolarmente: più di un errore che però gli ha permesso di fare un 'corso' sul calcio italiano, non il più bello al mondo ma di certo tra i più difficili.
"Mi sarebbe piaciuta una partita senza errori ma so che non è possibile. Forse è stato un bene per me giocare in quella maniera, era una sorta di prova accelerata per il mio processo di crescita".
Giudizi positivi sull'avventura italiana, sebbene De Ligt debba ancora farsi strada definitivamente tra gli schemi di Maurizio Sarri.
"In questo momento sta andando bene. Sono stato capitano dell'Ajax e lì ho potuto dire la mia, qui devo trovare il mio posto. Ora mi sento come se l'avessi trovato e sono felice di questo. L'Italia è conosciuta come un Paese con squadre volte a difendere, ma la tendenza sta cambiando: basta vedere quanto difendono alte le difese. Sarri? Abbiamo un nuovo allenatore e non sono l'unico che deve ancora adattarsi. Purtroppo ho iniziato male ma si tratta di migliorare ogni giorno e a ogni partita. E' quello che sto facendo e sta andando bene".


