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James McAtee NXGN GFXGoal

James McAtee, il 'Silva di Salford' che ha voltato le spalle al Man Utd

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Essere un giovane giocatore del Manchester City con il soprannome di 'Il Silva di Salford' significa dover essere all'altezza di un sacco di aspettative: questa è la situazione riguardante James McAtee, accostato a David Silva per alcune caratteristiche molto simili a quelle possedute dallo spagnolo.

Movimenti eleganti col pallone, piedi veloci, passaggi perfettamente ponderati e un feroce desiderio di mantenere il possesso: 'El Mago' ha tutto questo, ed è passato dall'essere considerato troppo piccolo e fragile alla figura di modello per i centrocampisti di oggi. Le qualità di McAtee corrispondono a questa descrizione, essendo in grado di sviluppare un calcio basato sul possesso, ovvero il marchio di Pep Guardiola: le speranze che tra un anno e due faccia parte della foto di rito con la prima squadra ci sono tutte.

Le abilità in campo e il temperamento hanno permesso a McAtee di farsi strada nell'Academy del City negli ultimi tempi, avanzando attraverso le varie fasce d'età. E' stato con la squadra Under 23 che il classe 2002 ha vinto il titolo della Premier League di categoria nella passata stagione, contribuendo con otto goal e nove assist in 23 presenze; inoltre era dei calciatori più giovani agli ordini di mister Enzo Maresca.

Queste prestazioni gli sono valse l'opportunità di allenarsi con la prima squadra nel precampionato e, dopo aver disputato qualche amichevole estiva, ora si avvicina il momento del vero e proprio debutto tra i grandi dopo un avvio stagionale super. In otto gare tra club e nazionale ha segnato tredici goal e ha messo a referto tre assist, con le due triplette consecutive sufficienti per guadagnarsi il premio di miglior giocatore della Premier League 2 nel mese di agosto.

Il grande stato di forma di McAtee - che compirà 19 anni ad ottobre - è certificato anche dall'impatto devastante avuto nel match d'esordio in Youth League contro i pari età del Lipsia, oltre che dalla rete contro la prima squadra dello Scunthorpe nell'EFL Trophy e con la maglia dell'Inghilterra Under 20 alla prima apparizione in assoluto. La prolificità di McAtee è il risultato del lavoro svolto per 'emulare' Phil Foden, divenuto più offensivo e fonte d'ispirazione per le giovani stelle dell'Academy.

L'allenatore del Manchester City Under 23, Brian Barry-Murphy, ha speso parole al miele ai microfoni di Goal per il suo pupillo.

"Da parte sua ho visto la fame nel voler migliorare sottoporta, la voglia di raggiungere questo obiettivo a tutti i costi. E' un giocatore molto talentuoso e creativo. Penso che sia ancora alla fase embrionale del suo sviluppo: vuole aiutare la squadra, consapevole di avere le qualità giuste per dare il proprio contributo dal punto di vista realizzativo e degli assist. E' molto concentrato sul miglioramento di questo aspetto, il che mi intriga".

Dall'altra parte di Manchester, però, sembra aleggiare una sorta di frustrazione per quanto accaduto quando McAtee aveva appena 11 anni: lui e il fratello maggiore, John, si allenarono a lungo con lo United e, quando i 'Red Devils' rinunciarono a John, il padre dei ragazzi decise di portare con sé anche James, con il City felice di accoglierlo nella sua struttura accademica. John, che in precedenza era un obiettivo del Newcastle, ora gioca nella National League con il Grimsby Town.

I McAtee possono essere considerati una famiglia di sportivi: il padre giocava a rugby con il St Helens, mentre anche Alan Ball, campione del mondo con l'Inghilterra nel 1966 ed ex allenatore del Manchester City, era un loro parente.

Per James, il più giovane dei McAtee, il debutto con la prima squadra dei 'Citizens' pare essere dietro l'angolo: la società ha già rifiutato una serie di offerte di prestito da parte di club inglesi e stranieri e, alla luce dell'emergenza infortuni che ha colpito la rosa di Guardiola, non è escluso che il tecnico catalano peschi dalle giovanili per rinforzarsi.

McAtee potrebbe debuttare contro il Wycombe nella sfida di martedì valida per la Carabao Cup ma, anche se questo non dovesse verificarsi, non vorrebbe dire che il tanto atteso esordio non arriverà comunque prima del termine della stagione: i numeri del 'Silva di Salford' sono troppo importanti per essere ignorati, e nemmeno l'onere di un soprannome del genere sembra pesare sulle spalle di un adolescente talentuosissimo.

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