Ivan Juric GenoaGetty Images

Ivan Juric calciatore: una 'vita da mediano' fra Croazia, Spagna e Italia

Oggi è uno dei tecnici più carismatici e duri della Serie A, ma l'Ivan Juric che ora vediamo come allenatore non è altro che la trasposizione di ciò che lo stesso croato era da giocatore, quando scendeva in campo con pantaloncini e maglietta.

Un mediano, adattabile ad esterno mancino di centrocampo, che faceva della grinta e della cattiveria agonistica i suoi punti di forza, e spesso era prezioso, nelle sue squadre, per mantenere gli equilibri fra i reparti. È sui campi, infatti, che Ivan si è costruito il carattere da duro che poi ha mantenuto anche nella sua seconda vita calcistica sopra una panchina.

GLI ESORDI IN CROAZIA CON L'HAJDUK

Nato a Spalato il 25 agosto 1975, Ivan Juric ha mosso i suoi primi passi calcistici nella capitale della Dalmazia, entrando a far parte a 17 anni del Settore giovanile dell'Hajduk Spalato, la squadra per cui aveva sempre fatto il tifo.

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Fin dai tempi del campionato giovanile inizia a mostrare un temperamento da duro e approda nelle Rappresentative giovanili della Croazia, militando nell'Under 17 e in seguito nell'Under 18, nell'Under 19, nell'Under 20 e nell'Under 21.

Dopo il primo anno, nel 1994/95 Juric è promosso in Prima squadra e schierato da subito da titolare come interno di centrocampo o mediano, inizia la sua 'vita da mediano' che lo porterà a giocare in altri due Paesi.

La sua prima stagione da professionista è particolarmente fruttuosa e positiva: l'Hajduk infatti si aggiudica la Supercoppa di Croazia, la Coppa nazionale e lo Scudetto, il terzo consecutivo, precedendo l'allora Croazia Zagabria, oggi tornata ad essere Dinamo Zagabria.

Meno positive le successive due, che consentono comunque a Juric di totalizzare 49 presenze e 8 goal in 3 anni e di fare il grande salto nella Segunda División spagnola.

L'ESPERIENZA IN SPAGNA FRA SIVIGLIA E ALBACETE

A puntare su Juric è infatti il Siviglia, appena retrocesso in quella che costituisce la Serie B spagnola, che lo acquista per circa un miliardo e mezzo di vecchie Lire. Con la maglia del club andaluso il giocatore croato vive due stagioni in Segunda División, e dopo il 7° posto del 1997/98, nel 1998/99 è protagonista del ritorno nella Liga grazie ad un piazzamento finale al 4° posto e alla vittoria nello spareggio andata e ritorno contro il Villarreal, giunto terz'ultimo nel massimo campionato spagnolo.

Ma la stagione 1999/00 per gli andalusi è disastrosa: 20° e ultimo posto nella Liga con appena 28 punti e immediata ridiscesa nell'inferno della Segunda. Anche la carriera di Juric, che sembrano destinato a calcare palcoscenici importanti, è inevitabilmente ridimensionata e il croato deve rassegnarsi ad un percorso da calciatore nelle serie minori.

Anche se il mediano lascia il Siviglia a dicembre del 2000 per disputare gli ultimi sei mesi in prestito all'Albacete, in Segunda División (20 presenze e un goal). La squadra, a fine stagione, si piazza al 6° posto. Ma per Juric, dopo 89 presenze e 12 reti in campionato con il Siviglia in 2 stagioni e mezza, è giunto il momento di abbandonare la Spagna per approdare nel calcio italiano.

L'APPRODO IN ITALIA: CROTONE E GENOA

Ad acquistare il mediano croato è infatti il Crotone, che disputa il campionato di Serie B. In Calabria Juric ha subito un bell'impatto e colleziona 4 reti in 33 presenze, non riuscendo tuttavia ad evitare la retrocessione del club calabrese in Serie C1.

Nella terza serie italiana, dopo una prima stagione difficile (25 presenze e un solo goal), la svolta arriva nel 2003/04, quando sulla panchina dei Pitagorici approda il tecnico Gian Piero Gasperini. Fra maestro e allievo si sviluppa subito un feeling importante, che si manterrà negli anni anche quando il croato intraprenderà poi la carriera di allenatore.

Il Crotone arriva 2° nel Girone B ed è promosso in Serie B grazie ai playoff, che lo vedono imporsi in finale sulla Viterbese. I calabresi raggiungono anche le semifinali della Coppa Italia di categoria. Per Juric arrivano 3 reti in 28 presenze complessive fra stagione regolare e spareggi.

La Calabria diventa di fatto la sua seconda casa: il mediano continua a giocare con gli Squali in Serie B per altre 2 stagioni, portando a 5 il periodo di militanza e collezionando in tutto 13 reti in 160 partite fra campionati e Coppa Italia.

Nell'estate 2006, dopo due salvezze di fila in Serie B, il suo mentore Gasperini passa alla guida del Genoa e vuole con sé Juric, colui che è il suo uomo di fiducia sul terreno di gioco. L'avventura all'ombra della Lanterna permetterà al centrocampista croato di togliersi le soddisfazioni che in passato non aveva potuto ottenere.

Con la maglia rossoblù per Juric arriva subito una promozione dalla Serie B alla Serie A in virtù del 3° posto finale nel torneo cadetto 2006/07, che vede Juventus e Napoli aggiudicarsi le prime due posizioni.

A 31 anni Ivan può così debuttare in Serie A il 26 agosto 2007 allo Stadio Luigi Ferraris contro il Milan di Ancelotti, vittorioso per 0-3. Anche nel massimo campionato Juric mette in mostra quelle che sono da sempre le sue caratteristiche. L'eccesso di foga lo porta spesso ad essere sanzionato dagli arbitri, e nel primo anno nel massimo campionato (10° posto) rimedia un rosso per doppia ammonizione già alla terza presenza nella partita con il Livorno.

Pian piano impara a gestire il suo impeto, e infatti, dal 2008/09, incorrerà sempre meno in sanzioni disciplinari. Proprio il 2° anno in Serie A per lui e per il Genoa è il più bello, con un 5° posto finale che consente alla squadra rossoblù di qualificarsi per l'Europa League. Juric la gioca l'anno seguente, il 2009/10, che sarà anche la sua ultima stagione da calciatore, chiusa con un altro brillante piazzamento nel massimo campionato (9° posto).

Al Genoa in 4 anni totalizza 125 presenze e una rete in tutte le competizioni, guadagnandosi a fine carriera la chiamata della Nazionale maggiore croata che aveva a lungo inseguito negli anni precedenti ma mai ottenuto. Esordisce con i Vatreni il 2 febbraio 2009, nell'amichevole vinta per 1-2 a Bucarest con la Romania. Gioca in tutto 5 partite, chiudendo la breve esperienza nel settembre dello stesso anno con la vittoria di misura sulla Bielorussia in un match valevole per le Qualificazioni ai Mondiali di Sudafrica 2010.

Ivan Juric Croatia.Igor Kralj/Pixsell

Nel 2010, dopo le ultime positive stagioni, Juric, il duro della mediana, si ritira dal calcio giocato all'età di 34 anni, per iscriversi da subito al corso per allenatori e iniziare la sua seconda vita nel mondo del calcio come allenatore.

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