San Valentino indimenticabile per l'Inter e i suoi tifosi: Lazio schiantata e sorpasso in vetta al Milan compiuto, giornata speciale anche e soprattutto per Christian Eriksen che si è ben comportato sfruttando la chance concessagli da Conte.
Giornata speciale dicevamo, non solo perché ieri era il compleanno del danese (a proposito, auguri), finalmente a suo agio nei meccanismi tattici del 3-5-2 e incisivo con giocate buone per creare la superiorità numerica in fase di attacco, unite ad una più che soddisfacente attitudine al sacrificio come richiesto dal tecnico.
Eriksen è sceso in campo dal primo minuto in posizione di mezzala sinistra, altro 'esperimento' andato a buon fine dopo la versione da regista ammirata in Coppa Italia contro la Fiorentina: l'ex Ajax ha dato l'impressione di essere costantemente al centro del gioco e di non eclissarsi come è spesso accaduto in precedenza.
Ottimo il dialogo con Brozovic, con cui l'intesa sembra essere definitivamente decollata: nove i passaggi tra i due e dualismo cancellato, in risposta netta a chi affermava che entrambi non potessero giocare insieme. Stavolta nessun piede pestato e indicazioni più che positive e ben auguranti per il futuro.
Peraltro Eriksen ha offerto sprazzi da trequartista con tre passaggi chiave per mettere in porta i compagni, arrivati dopo altrettante incursioni in avanscoperta come chiesto da Conte ai suoi interni. Proprio l'allenatore salentino ha elogiato il danese nell'intervista concessa a 'Sky Sport' dopo il triplice fischio.
"Credo che Christian abbia avuto un po' di problemi di ambientamento, in più ora c'è un'intensità maggiore nel gioco rispetto agli anni passati. Lui sta capendo cosa vogliamo da lui, pur di inserirlo abbiamo cambiato diverse situazioni tattiche: ora ha fatto un passo in avanti verso di noi. Ha giocato bene in entrambe le fasi, è un'arma in più a disposizione".
La partita di Eriksen è finita al 72', sostituito da Gagliardini, in una situazione di punteggio tranquilla e con il doppio vantaggio ormai acquisito: bello l'abbraccio poderoso con Conte, che ora è consapevole di poter contare su un'arma in più per fare lo scalpo alla Juventus dopo nove stagioni di successi bianconeri.


