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Ciro Immobile - LazioGetty Images

Immobile a DAZN: "Mi piacerebbe chiudere la carriera alla Lazio"

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A segno in Nazionale, a segno soprattutto con la maglia della Lazio. Quello di Ciro Immobile è un avvio di stagione semplicemente devastante. Ed è proprio lui il protagonista di 'Linea Diletta', programma di DAZN condotto da Diletta Leotta, nel quale il centravanti svela la propria volontà: non togliersi più di dosso la maglia biancoceleste.

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"Mi piacerebbe chiudere la carriera a Roma: la città è bellissima, ci troviamo benissimo e anche con la società ho un rapporto bellissimo, i tifosi mi amano. Quindi quando trovi questo equilibrio con la città, con la famiglia, è difficile poi andare via...".

E dire che, appena qualche settimana fa, il rapporto con Simone Inzaghi pareva minato dal famoso screzio avvenuto durante la gara contro il Parma, nel quale Immobile mandò platealmente a quel paese l'allenatore dopo una sostituzione. Tutto sanato, secondo Ciro.

"Io e Inzaghi siamo cresciuti insieme a livello calcistico. Lui è nato da poco come allenatore, io ho raggiunto la maturità con lui, stiamo facendo un percorso bello insieme. Ci siamo divertiti, potevamo fare di più forse l'anno che abbiamo perso la Champions con l'Inter, però abbiamo vinto la Coppa Italia... Poi è ovvio che ci sono dei momenti di discussione, come con tutte le persone a cui si vuole bene: il litigio aiuta, è anche più forte, perché è vero. Al momento di quella sostituzione io ero arrabbiato perché ci tenevo a giocare, lui ci è rimasto male proprio per il rapporto che abbiamo, ma poi quelle cose lì son quelle che rafforzano il rapporto".

Ciro Immobile Simone Inzaghi Lazio 14102017

Il rapporto è forte soprattutto con un collega del mondo del calcio: Andrea Belotti. Centravanti del Torino e, guarda caso, concorrente per la '9' dell'Italia agli Europei. Una situazione che non inficia minimamente la nota amicizia esistente tra i due.

"Tra me e Andrea c’è un rapporto bellissimo: difficile avere un rapporto così nel mondo del calcio, anche se facciamo lo stesso ruolo... siamo stati in vacanza insieme l’anno scorso, alle Maldive, e siamo andati a pescare. Il centravanti azzurro per gli Europei? C’è una bella sfida, ci siamo alternati, abbiamo fatto gol entrambi, quindi va bene così. E’ giusto che ci sia anche un po' di competizione, aiuta a far bene a tutti i costi: la concorrenza aiuta".

Toccherà a Roberto Mancini compiere la scelta definitiva. A proposito, come si trova Immobile con il commissario tecnico?

"Mi trovo bene bene. All’inizio dicevano che non ci trovavamo bene, ma non era vero: cioè ho avuto problemi l’anno scorso, ho avuto qualche difficoltà con la Lazio, quindi era inevitabile avere problemi anche in Nazionale, anche perché la Nazionale tu vai 5 volte l’anno, vedi il mister pochissimo, serve tempo, lui mi doveva conoscere, io dovevo conoscere lui, adesso le cose sono migliorate e vanno benissimo. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, abbiamo fatto 30 punti, è stato un percorso netto. Si è vista la passione della gente ritornare".

Il rapporto non è stato invece così forte con Klopp, colpa anche del Ciro di Dortmund, che a dire del diretto interessato non era la sua vera e migliore versione.

“A me piace sempre parlare di lui. A me sarebbe molto piaciuto lavorare con lui ma col vero Ciro, non con quello di Dortmund. Il suo Liverpool gioca un calcio spettacolare, divertente, quello che ha sempre cercato di fare lui. Lui è uno bravissimo a motivare, tanto cuore, uno tosto”.

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