Quando Simone Inzaghi si è messo in posa con la Coppa Italia appena vinta dall'Inter contro la Fiorentina, è sembrato quasi di assistere a una sorta di déjà-vu. Ma dove l'avevamo già vista questa scena? Ah, sì, un anno fa. E poi quattro anni fa. Ma pure sei anni fa, anche se si trattava di un trofeo diverso.
Inzaghi è il re di coppe versione terzo millennio del calcio italiano. Domestiche, per il momento, in attesa di scoprire che cosa riserverà il destino tra poco più di due settimane sotto il cielo di Istanbul. A 47 anni compiuti da poco, nel bel mezzo di una carriera che solo poco tempo fa lo vedeva allenare la Primavera della Lazio, Inzaghino sta facendo incetta di trofei: sette, per la precisione. Consecutivi.
Il rapporto è iniziato male, a dire il vero. Maggio 2017, stadio Olimpico di Roma, finale di Coppa Italia Lazio-Juventus. Termina con un secco 2-0 a favore della squadra di Massimiliano Allegri, che chiude la pratica già prima della mezz'ora con Dani Alves e Bonucci. Delusione, ci rifaremo, rimbocchiamoci le maniche. Le solite dichiarazioni di rito. Ma chi immaginava che, da quella serata amara, la storia avrebbe progressivamente preso una piega opposta?
Inzaghi ci ha messo poco a inserire il primo trofeo nella propria bacheca. Qualche mese soltanto. Supercoppa Italiana successiva, sempre 2017, sempre Lazio-Juventus, esito diversissimo: momentaneo 2-0 biancoceleste, Dybala ne segna un paio nel finale, ma proprio quando i supplementari paiono inevitabili Lukaku (Jordan) sgasa sulla sinistra, tocca in area per Murgia e questi batte Buffon. Alla fine è memorabile 3-2: il trofeo va alla Lazio.
Bene: da lì in poi, Inzaghi non si è più fermato. Prima a Roma, poi a Milano. Quel guizzo trionfale contro la Juventus rappresenta la prima di sette finali consecutive conquistate dall'allenatore piacentino. Perché in seguito arriveranno la Coppa Italia 2018/19 (2-0 all'Atalanta), la Supercoppa Italiana 2019 (3-1 alla Juve), la Supercoppa 2021 (2-1 alla Juve), la Coppa Italia 2021/22 (4-2 alla Juve), la Supercoppa 2022 (3-0 al Milan) e, infine, la terza Coppa Italia contro la Fiorentina.
Se notate qualcosa, notate bene: nel mezzo c'è tanta, tantissima Juventus. Tutto è partito da lì, come detto, con quel ko del 2017. E molto si è sviluppato attraverso la capacità di dare scacco matto ai bianconeri, battuti in quattro delle sette finali. Tre con Massimiliano Allegri seduto sulla sponda opposta del fiume e l'altra con Maurizio Sarri, che ironia della sorte oggi allena proprio la Lazio.
Il 2-1 alla Fiorentina, inoltre, piazza di diritto Inzaghi nella classifica dei più vincenti di sempre in Coppa Italia: al primo posto ci sono Sven-Goran Eriksson, Roberto Mancini e lo stesso Allegri con quattro successi, al secondo posto c'è lui. Se l'appetito vien mangiando, si può cominciare con un buon antipasto. In attesa delle portate turche.


