Messa alle spalle la sconfitta patita nel match d’esordio contro l’Udinese, il nuovo Milan di Marco Giampaolo trova alla seconda giornata la sua prima vittoria in campionato. La compagine meneghina si è infatti imposta per 1-0 a San Siro contro un ottimo Brescia, grazie ad una rete di Calhanoglu.
Giampaolo, intervistato ai microfoni di DAZN dopo il triplice fischio finale, ha spiegato perché ha inizialmente lasciato in panchina Piatek.
“Io mi riservo la possibilità di scegliere in ogni partita e per questa gara ho scelto non solo André Silva, ma anche Bennacer e Kessié. Il Milan dispone di una rosa di giocatori forti e quindi ho varie scelte a disposizione. Per quanto riguarda André non so se andrà via, ma siccome i ragazzi che ho qui sono grandi professionisti, fin quando li ho a disposizione li uso e li faccio giocare se ritengo che sia giusto che giochino. Oggi André Silva ha fatto una buona partita”.
Secondo Giampaolo servirà ancora del tempo prima di vedere il suo Milan.
“Abbiamo tanto lavoro da fare. Oggi abbiamo fatto bene alcune cose e meno bene altre quando abbiamo perso il controllo della partita. Non abbiamo rischiato quasi nulla, ma ci siamo sfilacciati. Le idee di fare certe cose ci sono, ho intravisto cose positive, ma c’è bisogno di lavorare tutti insieme e i giocatori questa opportunità fino adesso non l’hanno ancora avuta”.
Il tecnico rossonero ha svelato in quale posizione del campo vede meglio Paquetà.
“Lui può essere una grandissima mezzala, deve imparare ad essere meno brasiliano alcune volte, deve cioè essere più concreto. Ha motore e tecnica per fare la mezzala così come la intendo io. In alcuni può anche giocare sulla trequarti, oggi negli ultimi minuti l’ho avanzato per tenere palla, ma a me lì piace un giocatore che sia attaccante, uno che abbia il fiuto dell’attaccante”.
Giampaolo ha parlato della possibilità di vedere insieme Piatek ed André Silva.
“Io oggi non volevo spronare nessuno, abbiamo giocatori con caratteristiche diverse ed io pensato che André Silva avesse quelle giuste per la partita di oggi. So che Piatek è un grandissimo giocatore, ma se una volta non parte dall’inizio non finisce il mondo. Ci sono 38 partite e i giocatori devono solo pensare a dare il massimo sempre. Può capitare di andare fuori una gara, ma a volte succede di vedere meglio uno rispetto all’altro e non è un caso che ho 23 ragazzi a disposizione. Siamo in una fase di rodaggio, dobbiamo solo lavorare di più insieme. Dobbiamo sempre lavorare da squadra, dobbiamo sempre essere dentro la gara, ma so che adesso le condizioni non sono ideali. Piatek e Silva insieme? Potrebbe anche capitare. Per me le scelte di oggi non sono state coraggiose, si parte tutti alla pari, siamo tutti importanti per il Milan”.


