Nicolò Rovella 2021 2022Getty Images

L’idolo Modric, l’investitura di Sheva e i record: Rovella brilla e lancia un segnale alla Juve

Il mare, la Lanterna, Genova. Un pezzo di vita, più di un terzo di quella vissuta fino ad ora. Per Nicolò Rovella il capoluogo ligure è diventato quello che può essere comunemente definito ‘casa’. Un luogo che lo ha accolto da giovanissimo, lo ha visto crescere e maturare dal punto di vista calcistico e personale e che lo lascerà andare da uomo e giocatore pronto al grande salto.

La carta d’identità recita 4 dicembre 2001. Esattamente vent’anni. Esattamente venti candeline su cui soffiare per esprimere un desiderio. Eppure quando è in quel rettangolo verde di gioco mostra una maturità calcistica di gran lunga superiore alla sua età anagrafica.

Se n’è accorto ben presto anche il suo nuovo allenatore, Andriy Shevchenko, uno che di goal in carriera ne ha segnati a valanga, così come i tanti trofei messi in bacheca da protagonista, ma soprattutto ha giocato accanto a tanti campioni nel corso di tutta la carriera, prima di sedersi in panchina e iniziare un altro capitolo della sua vita.

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“Rovella può fare tutti i ruoli del centrocampo. Ha grande qualità e per l'età che ha capisce benissimo il gioco, oltre a muoversi bene in campo"

Sheva non ha avuto dubbi sulle doti tecniche e fisiche del centrocampista del Genoa e ha poche settimane dal suo arrivo sulla panchina del ‘Grifone’ ha subito speso parole d’elogio per il calciatore di Segrate ai microfoni di Sky Sport al termina della sfida contro l'Udinese.

Rovella Genoa Inter Serie AGetty

All’ombra della Lanterna continua a studiare per diventare ‘grande’. Ad attenderlo c’è quella Juve che Rovella sta dimostrando partita dopo partita di meritarsi sul campo. Magari seguendo le orme di Marchisio, uno dei tre idoli che il 20enne continua a studiare:

“I miei modelli sono Modric, de Jong del Barcellona e anche Marchisio - ha raccontato Rovella ai microfoni del magazine AM -. Il giorno prima della partita, quando sono in ritiro, studio su Youtube le loro caratteristiche cercando di 'rubare' qualche segreto del mestiere. Modric e De Jong impressionano per la serenità con cui gestiscono la palla, mentre da Marchisio cerco di apprendere il tempismo negli inserimenti".

Mediano e regista, mezzala e incursore. Costruttore e incontrista. Rovella rappresenta il classico profilo di centrocampista ‘box to box’ da poter utilizzare in diverse posizioni del centrocampo e in diversi sistemi di gioco. Un jolly che fa della duttilità una delle sue armi migliori e che offre varie soluzioni a compagni e allenatori.

"Ruolo? Non ho preferenze, quello che conta è l'interpretazione del ruolo. Io, a prescindere dalla posizione, amo toccare tanto la palla. Partita dopo partita mi sento più maturo, anche se ovviamente so di essere soltanto all’inizio”.

Un mix di grinta e qualità. Ma tra le doti più importanti di Rovella c’è quella della lucidità. E non è un caso se il classe 2001 sia al terzo posto nella classifica dei maratoneti della Serie A, alle spalle di Brozovic e Barak, per chilometri percorsi a partita e nel contempo il più giovane tra i calciatori ad aver creato almeno 10 occasioni su calci da fermo nei cinque principali campionati europei nella stagione in corso.

Numeri importanti in una stagione che rappresenta quella della definitiva consacrazione per Nicolò Rovella. Il 20enne di Segrate, cresciuto nell’Accademia Inter prima di passare all’Alcione, è diventato ‘grande’ proprio con la maglia del Genoa, il club che ha deciso di puntare su di lui all’età di 13 anni e di lanciarlo tra i professionisti dopo tutta la trafila nelle giovanili.

In questa stagione, Rovella è sceso in campo da titolare in tutte le quindici partite disputate dal Genoa in Serie A, con all’attivo 1.271 minuti giocati e tre assist contro Cagliari, Verona e Sassuolo.

Le prestazioni e i numeri incredibili con la maglia del Genoa gli hanno permesso dal 12 novembre 2020, giorno del debutto in Islanda, di diventare un pilastro della Nazionale Under 21 guidata da Nicolato. Fino ad ora, il commissario tecnico non ha rinunciato praticamente mai a lui, schierandolo ben otto volte titolare nelle undici convocazioni tra qualificazioni e campionati europei di categoria.

Rovella Italy Under 21Getty Images

In attesa di segnare il primo goal in campionato, il centrocampista di Segrate continua a studiare da top player all’ombra della Lanterna e lanciare segnali a quella Juventus che ha deciso di bruciare la folta concorrenza e puntare su di lui per il futuro, assicurandoselo per poi fargli continuare il percorso di crescita al Genoa.

"So che mi seguono, ma un eventuale ritorno alla Juventus da protagonista me lo devo meritare facendo bene qui. Sono concentrato sul Genoa e, visto che sto giocando tanto, mi piacerebbe continuare in rossoblù fino al termine della stagione. Poi, ovvio, vedremo cosa decideranno le società".

Calma, equilibrio, maturità. Rovella non ha fretta. Per ora si gode il mare e la città di Genova. D'altronde le candeline da spegnere sono solo venti e la storia da scrivere è solamente all’inizio.

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