Il calcio è cambiato, è ormai cosa nota. Sta al passo con i tempi, si aggiorna e si modernizza: già da un po' di tempo ha guardato con interesse al mondo del blockchain e delle criptovalute, adattandosi e modificando quei meccanismi ormai entrati a far parte del nostro vissuto quotidiano.
Fantacalcio compreso: da oggi non solo gioco competitivo, ma tendente al collezionismo grazie a Sorare, la startup nata nel 2018 che ha promosso un nuovo modo di fare calcio, con l'intento di diventare "il gioco all'interno del gioco".
Tutto basato sui principi del Fantacalcio, appunto, misti a quelli dei giochi manageriali: come funziona? Si acquistano le carte di ogni singolo calciatore, messe all'asta da Sorare o in vendita dagli utenti, e si costruisce la propria squadra: una volta completata la squadra è possibile a partecipare a tornei con l'obiettivo di vincere carte o ricompense.
Basta così? No: l'acquisto delle carte è regolato dall'Ethereum. Ogni carta ha un valore in ETH, criptovaluta che ha un suo valore corrispondente in soldi tangibili: una carta, insomma, diventa un NFT (Non-Fungible Token, Token, oggetti virtuali speciali, unici).
Non è certo facile, quindi, accaparrarsi le carte più preziose: ed è qui che il mondo del calcio concreto si incontra con quello virtuale. La "forza" di una carta dipende strettamente da un punteggio attribuito in base alle prestazioni reali: capita che un Top Player abbia un valore molto alto.
E quale giocatore perfetto per stringere un legame ancor più forte con la realtà se non Erling Haaland? Lo vogliono tutti, sul mercato, con il suo valore che cresce a dismisura mese dopo mese: è così anche su Sorare.
La sua carta è la più preziosa del gioco, ma non solo: anche in termini concreti il valore della carta di Haaland è incredibile, visto che i 265.1001 ETH corrispondono a 613 mila euro. Insomma: un investimento incredibile e una cifra da record. L'ennesimo per il giocatore norvegese.
