Pep Guardiola Manchester City Sheffield UnitedGetty

Guardiola poteva giocare per il Parma: "Uno dei miei più grandi rimpianti"

Manchester City contro Everton. Ovvero Pep Guardiola contro Carlo Ancelotti. Una sfida nella sfida tra due dei più importanti allenatori del mondo. Due personaggi che, più di 20 anni fa, avrebbero potuto difendere gli stessi colori.

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Quali? Quelli del Parma. Una delle famose sette sorelle che la Serie A, ancora nel suo massimo splendore, poteva vantare negli anni Novanta. Ed è stato lo stesso Guardiola, nella conferenza stampa di presentazione del match, a raccontare tutto.

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"Sì, è forse uno dei miei più grandi rimpianti. Siamo stati molto vicini. Quel Parma aveva Buffon, Thuram, era forte. E io ero molto giovane. All'epoca avevo 27 anni, giocavo nel Barcellona ed ero curioso di conoscere nuovi allenatori e magari un altro paese. Ancelotti era l'allenatore. Siamo entrati in contatto, anche se più con il direttore sportivo".

A frenare il trasferimento al Parma è stato l'arrivo a Barcellona di Louis van Gaal, profeta olandese che aveva portato l'Ajax sul tetto d'Europa.

"Ero entusiasta di scoprire i suoi metodi. È stato uno dei migliori allenatori della storia. È venuto con la sua filosofia e io ho cercato di impararla. Ma rimpiango di non aver avuto Carlo come allenatore".

Guardiola, come tutti sanno, sarebbe comunque arrivato in Serie A qualche anno dopo: a Brescia, con Roby Baggio e Carletto Mazzone. Senza dimenticare l'infinita telenovela dell'estate scorsa sul suo possibile approdo alla Juventus, poi risoltasi in una bolla di sapone.

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