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Stefano Turati Juventus SassuoloGetty Images

Goal da Bordocampo - “Mi deBUTTO ALL’INCROCIO”: Stefano Turati, il 2001 che ha parato la Juve

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HOTEL.

De Zerbi lo prende da parte: "Goditela, goditi la giornata. Non lasciarti prendere dall'ansia, che poi magari più avanti, tra 20 anni, te ne penti. E se stanotte non dormi, stai tranquillo che è normale". Juventus-Sassuolo di Stefano Turati, nato nel 2001, una settimana dopo l'esordio in bianconero di Buffon, comincia così. Consigli e Pegolo infortunati, i guanti se li mette lui. Debutta in A giovanissimo contro la prima in classifica. Di fronte ha Buffon, che una storia così l'ha vissuta.

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RISCALDAMENTO.
È tutto bardato: scaldacollo, cappello. Da lontano sembra avere l'elmetto, come Cech. Quasi più una protezione alle emozioni, che contro la pioggia e il freddo. Lo staff di Zerbi lo riscalda, il pallone è zuppo, i guanti pure, la presa non è sempre perfetta, anzi. La palla scappa più di una volta. Ma ce la farà di fronte a Ronaldo e Higuain? Lo penso sinceramente. 

I 90'.
Ferma Emre Can su un piazzato da fuori area. Ok non impossibile, ma un messaggio ad attaccanti e difensori suoi lo dà: "Ci sono anch'io". 

A fine partita è il migliore in campo, gli chiedo: 
- "Ma la parata più bella?" 
- "Beh ovviamente quella su Ronaldo".

Lo ferma con una mano, su punizione, sicuro come nel riscaldamento non è mai sembrato.

"Ma la cosa che mi ha sbloccato è stato il filtrante per Magnanelli, nel primo tempo". 

Per giocare con De Zerbi devi rischiare coi piedi, che tu sia attaccante, centrocampista, difensore o portiere. Se sei del 2001 all'esordio in A, contro la Juventus, anche un semplice passaggio in fase di pressione avversaria, può darti una mano.
Oltre a Ronaldo ferma anche Dybala e Higuain. Su Ramsey la palla gli scappa, come successo a Buffon con Caputo, si gira e per lui la palla è ancora lì, non è entrata, la prende, la blocca, la bacia. 

- "Ma con Buffon ci hai parlato?"
- "Si mi ha abbracciato, mi ha detto 'Bravissimo'. Non ci sto capendo nulla, QUANDO ERO PICCOLO era il mio idolo. Ora mi sento in una bolla".

DOPO.
È travolto dall'emozione. Ha il fiatone, è rosso in faccia, gli tremano le mani che hanno cambiato la partita. Continua a toccarsi i capelli, tiene sempre lo sguardo basso. È talmente in shock che va dai tifosi, sotto i tifosi del Sassuolo e lancia la maglia, LA MAGLIA DELL'ESORDIO.

- "Ora prendi il telefono dentro gli spogliatoi e chi chiami per primo?"
- "Mia madre, assolutamente mia madre".

La giornata di Turati finisce con De Zerbi, com'era iniziata. "Turati? È un fuori di testa, è matto e io gli ho chiesto che lui lasciasse sfogare questa follia". 
Ah tutti i giocatori di Serie A, a fine primo tempo si cambiano. Nei 90' usano due magliette, una ai tifosi e una, quella del primo tempo, il vero esordio, Turati l'ha tenuta per lui. Fuori di testa si, fino a un certo punto.

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