Una competizione per mettere in mostra le Nazionali meno pubblicizzate d'Europa, così da dar loro la possibilità di farsi strada nel calcio continentale e magari partecipare ai grandi tornei anche in caso di fallimento nelle qualificazioni canoniche. Nonostante la Nations League sia largamente preda delle solite grandi, le sorprese pian piano stanno venendo fuori: la Georgia è un esempio lampante.
Crescita costante, che non si può più ignorare. Creata a inizio a '90 dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la Nazionale georgiana è stata per quasi tre decenni fuori dai radar europei. La sua presenza nei palcoscenici internazionali era limitata al solo durante l'era Ancelotti. I talenti venuti dopo non hanno rispettato le attese, fallendo alla prova del lungo periodo, ma stavolta qualcosa si è mosso.
Serviva la giusta esperienza per far sì che i giovani di Tbilisi e dintorni riuscessero a mettere realmente in mostra le proprie capacità e la scelta di Willy Sagnol si è rivelata perfetta. A sorpresa selezionato come commissario tecnico, l'ex giocatore del Bayern - dopo l'iniziale periodo di difficile ambientamento - sta plasmando un gruppo formato a metà da esperti interpreti dei più svariati campionati continentali e nuove stelline che attirano giorno dopo giorno l'attenzione dei grandi club.
Tra questi c'è sicuramente Khvicha Kvaratskhelia, 21enne ala della Dinamo Batumi destinato al Napoli: ambidestro, capace di giocare su tutto il fronte d'attacco, è il simbolo della nuova infornata di giovani terribili decisi a rappresentare la nuova mina vagante d'Europa.
Del resto i risultati in Nations League parlano chiaro: nelle prime tre gare del gruppo 4 di Lega C, la Georgia di Sagnol
A proposito di Italia, nello stesso girone è presente anche la Bulgaria, altra squadra capace di fermare l'Italia dopo i vittoriosi europei in terra inglese: la Georgia ha battuto 3-0 in trasferta la Macedonia del Nord ed espugnato la Huvepharma Arena di Razgrad per 5-2. Nel primo incontro 4-0 casalingo contro Gibilterra.
Sagnol disegna la Georgia con il 3-4-2-1, in cui Budu Zivzivadz è la prima punta, supportato dal già citato Kvaratskhelia (autore di tre reti e due assist nelle gare di giugno) e Davitashvili. Tra i pali è una sicurezza Giorgi Mamardashvili, portiere di quel Valencia in cui è appena approdato Rino Gattuso.
I giocatori di Sagnol militano però in ogni parte d'Europa: dalla Danimarca alla Polonia, passando per il Belgio. L'esperto Valeri Qazaishvili si è trasferito in Corea del Sud. Un blocco importante dei convocati consueti proviene comunque dal torneo interno, la Erovnuli Liga.
In cinque incontri ufficiali nel 2022, la Georgia non ha mai perso e in generale negli ultimi otto incontri si sono registrate sette vittorie. Un cambio di marcia impressionante rispetto alle cinque sconfitte di fila del 2021, sempre sotto Sagnol: passato alla difesa a tre, trovati gli uomini giusti e il rispetto della squadra, la Nazionale biancorossa sta provando a cambiare la propria storia.
Un primo passo era già stato fatto nel 2018/2019 con il primo posto in Lega D di Nations League, con conseguente promozione nella C, senza gloria. La seconda edizione non è stata entusiasmante, mentre quella in atto sembra poter portare facilmente alla B,
A ottobre 2022 la Georgia conoscerà il proprio girone di qualificazione agli Europei, ma intanto potrebbe aver già ottenuto il primo posto nel girone 4 di Lega C: un piano alternativo per qualificarsi al primo grande torneo della sua giovane storia. I pianeti si sono allineati: stavolta i Crociati sembrano dalla parte giusta della storia.
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