GOALSbarbatello, minuto, gran talento. Alessandro Florenzi quando si laurea campione d'Italia con la Roma Primavera ha 20 anni: 16 goal da centrocampista sotto la guida di Alberto De Rossi, fanno capire sia a Trigoria che al calcio nostrano di essere di fronte a un prospetto in rampa di lancio. Non a caso, il 26 maggio 2011, il ragazzo vive l'emozione dell'esordio in Serie A subentrando ad 'un certo' Francesco Totti nel 3-1 alla Sampdoria. Insomma, il 'boom' è dietro l'angolo.
La pensa così anche il Crotone, che quell'estate - grazie al lavoro di scouting del suo direttore sportivo Giuseppe Ursino - bussa alla porta dei giallorossi per regalarsi il giovanissimo Florenzi. Affare fatto, Ale dalla Capitale si trasferisce in Serie B in prestito con diritto di riscatto sul 50% del cartellino.
"L'F.C.Crotone comunica di avere acquisito le prestazioni di Alessandro Florenzi. Il ventenne centrocampista arriva in prestito dall'A.S.Roma, con diritto di opzione per l'acquisizione in compartecipazione da parte del Crotone".
A fine luglio l'operazione diventa ufficiale e il gioiello del vivaio giallorosso può misurarsi con un campionato professionistico. Step, alla luce dei numeri fatti registrare nella stagione precedente in Primavera (oltretutto da capitano), meritatissimo: "Ho sentito la necessità di farmi le ossa altrove, dove ho lasciato un pezzo di cuore", farà sapere nel 2013 Florenzi.
Crotone è anche il 'pass' che consente ad addetti ai lavori e appassionati di constatare come Florenzi possieda intelligenza tattica e duttilità rarissime. Oltre che da mezzala/jolly offensivo, gioca anche terzino. Ecco il retroscena alla 'Gazzetta dello Sport' di Leonardo Menichini, suo allenatore nell'anno vissuto in Calabria, riguardante un match di Coppa Italia a Lecce disputato a fine agosto.
"Il bello è che l’avevo preso come fantasista, ma quel giorno avevo gli uomini contati, così chiesi ad Ale se se la sentisse di giocare dietro. Fece benissimo. Sfornò anche un assist per Djuric nel primo tempo. Vincemmo 2-0 contro una squadra di Serie A. Di Francesco allenatore, Di Michele e Corvia davanti, un bell’undici. Florenzi ne uscì come uno dei migliori in campo".
Da quel momento in poi si apre un mondo, perchè Ale viene impiegato tra centrocampo, trequarti e attacco (esterno del tridente) e in un altro paio di circostanze occupa la corsia destra difensiva.
Il nuovo abito tattico, nelle settimane in cui prende confidenza col nuovo club, gli vale anche la prima chiamata nell'Under 21 allora guidata da Ciro Ferrara.
"Al mister mancava uno da schierare lì - confermerà Florenzi in quei giorni parlando al 'Corriere dello Sport' - Mi ha detto 'te la senti?', non ci ho pensato su, 'se vuole gioco anche in porta, mi dia quella maglia da titolare', ho detto a Menichini. Due partite da terzino destro, poi sono tornato nel mio ruolo e ho anche fatto goal. E poi la convocazione".
Il ct degli azzurrini lo lancia subito titolare impiegandolo... esterno alto a sinistra: "Ho giocato terzino destro per il Crotone, figuriamoci se non mi spostavo sull’altra fascia e più avanti per la mia prima maglia azzurra dell’Under!".
L'esordio di Florenzi nel campionato cadetto porta in dote un goal, di testa, nella sconfitta interna col Livorno. Una giornata 'agrodolce', ma anche l'inizio di un matrimonio da incastonare nell'album dei ricordi. A metà annata Menichini viene esonerato e al suo posto subentra Massimo Drago, che sfrutta corsa e capacità di inserimento del 'romano de Roma' esclusivamente dalla cintola in su senza più arretrarlo.
Il 2011/2012 di Ale farà registrare ben 11 goal (uno splendido, su punizione, al 94' contro il Grosseto) e 2 assist in 37 presenze, con tanto di premio quale miglior giovane della Serie B della stagione.
"A chi penso di somigliare, tra i grandi del calcio? Fatte le debite proporzioni, mi viene in mente Fabregas. È il mio giocatore di riferimento, come carriera e come ruolo in campo. Lo seguo sin dai tempi dell'Arsenal, mi affascina il modo in cui si muove tra centrocampo e attacco. Cerco di memorizzare qualche movimento dei suoi per riproporlo in campo". (Florenzi al 'Guerin Sportivo' nel 2012).
Un exploit del genere non lascia la Roma indifferente: Zdenek Zeman, fresco di ritorno sulla panchina giallorossa, ordina di riportare Florenzi a Trigoria. Questo avviene dopo che il Crotone, come conferma il ds Ursino a 'Gazzettagiallorossa.it', ne ha acquisito il 50%: "Abbiamo ufficialmente riscattato la metà del giocatore, che è ormai in comproprietà, per 250mila euro".
Walter Sabatini, mosso dall'input del boemo, si siede al tavolo col presidente Raffaele Vrenna e Ursino e riesce - dopo una trattativa prolungata - a controriscattare la metà del cartellino di Florenzi nel frattempo diventata di proprietà del Crotone. L'annuncio ufficiale dei capitolini, è datato 6 luglio 2012.
"A.S. Roma ha risolto a proprio favore l'accordo di partecipazione in essere con l'F.C. Crotone, a fronte di un corrispettivo di 1,25 milioni di euro. Tale accordo derivava dall'esercizio da parte dell'F.C. Crotone del diritto di opzione per l'acquisizione a titolo definitivo, con accordo di partecipazione, ad un valore netto di 0,25 milioni di euro".
La liaison Florenzi-Crotone si esaurisce sul campo ma non a livello emozionale, come dimostreranno dichiarazioni e manifestazioni d'affetto degli anni successivi.
- Raffaele Vrenna a 'Tuttomercatoweb' nel 2015: "Quando è stato a Crotone ha dimostrato realmente il suo valore sia come uomo che come calciatore. Viene da una famiglia modesta con grande dignità. Credo che la sua sia una realtà bellissima da raccontare".
- Ursino alla 'Gazzetta dello Sport' nel 2017: "Florenzi è un calciatore straordinario, è subito voluto venire a Crotone senza fare questioni di contratto".
Parole di amore e stima che diventano reciproche quando Ale, nella primavera del 2016, saluta così via Twitter l'approdo in A del suo vecchio club: "ben...'A'rrivati!!!".
Non è un caso, poi, che lo 'Scida' gli renda omaggio quando Florenzi mette piede in campo da avversario con la maglia della Roma. Tributi che fanno breccia nel suo cuore, come nel caso di Crotone-Roma del 2016: "L’applauso quando sono uscito è stato emozionante, segno che ho lasciato un buon ricordo".
Lo stesso accade a marzo 2018, a margine del successo dei giallorossi in terra calabra per 2-0: "Grazie Crotone - scriverà sui social - Che accoglienza! Grazie per il vostro calore, che ricambio con affetto e rispetto".
Una bella favola, l'inizio di un percorso che oggi vede Florenzi in scena con la maglia del Milan dopo essersi tolto soddisfazioni tra Roma, PSG e Nazionale. Ma il passato, soprattutto se dolce, non si scorda mai.
