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Florentino Perez Real MadridGetty Images

Florentino Perez non molla: "Juve e Milan non hanno lasciato la Superlega"

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In 72 ore, tra proteste, dichiarazioni al vetriolo, social impazziti e mille possibilità per il futuro, il progetto Superlega è stato sospeso. Determinante l'addio delle inglesi, che ha portato all'abbandono anche da parte di Milan, Inter, Juventus e Atletico Madrid. Ora tocca a Florentino Perez parlare.

Il patron del Real Madrid si era detto sicuro che la Superlega sarebbe stata un successo, prima del collasso della stessa nella giornata di martedì. Dopo la vittoria dei Blancos in campionato contro il Cadice, utile ad agganciare in classifica i cugini dell'Atletico in attesa del match dei Colchoneros contro l'Huesca, Perez è nuovamente intervenuto sulla questione Superlega.

A 'El Larguero', Perez ha parlato così:

"Stiamo lavorando a questo progetto da molti anni e forse non siamo riusciti a spiegarlo bene. Sono un po' triste e deluso. Da tre anni lavoriamo a questo progetto per lottare contro la situazione economica che stiamo attraversando. Molta gente mi ha chiamato per congratularsi e dirmi di andare avanti".

Perez non molla, evidenziando come i problemi economici delle 12 siano enormi:

"Tra le 12 squadre abbiamo perso 650 milioni la scorsa stagione. Questa stagione il doppio o il triplo. Questo formato chiaramente non funziona, è obsoleto e interessa solamente dai quarti".

Si è parlato molto del contratto siglato dalle dodici squadre, qualcosa che Perez vuole ricordare in vista del futuro:

"Se questo progetto non ha funzionato, un altro lo farà. Ricordatevi che tutti i 12 club hanno firmato un contratto vincolante. Potremmo chiamare altre squadre. La Superlega non è morta, continua ad esistere ma il progetto è in standby. La Juventus non è andata via e nemmeno il Milan . Loro, il Real e il Barcellona stiamo cercando una soluzione, oggi ho parlato con Agnelli tre volte Non si può uscire dalla Superlega così, abbiamo spiegato bene".

Il presidente del Real Madrid non capisce il perchè degli attacchi del mondo contro la Superlega:

"Minacce, insulti... Sembrava che avessimo ammazzato il calcio! Il calcio deve essere salvato. Sembra che non sia successo niente e invece molto è successo. Penso che la Superlega non sia un progetto per insultarci. Abbiamo dovuto chiedere un provvedimento cautelare proprio per tutelarci, il giudice ha detto che è legale"

Il discorso poi vira verso Ceferin, numero uno dell'UEFA:

"Non ho mai visto un'aggressione del genere da parte del presidente. È stata orchestrata. Il gruppo inglese che non aveva molto interesse nel progetto. La Champions? Io, che non sono uno stupido, non ho capito il nuovo formato. Senza la Superlega per il Real Madrid, ma in generale per tutte, è impossibile acquistare Haaland o Mbappé".

La questione Superlega, più che chiusa, sembra appena iniziata.

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