
In estate lo volevano tutti: prima il Napoli, che se l'è lasciato sfuggire, e poi il Torino, che con un colpo a sorpresa è riuscito a portarlo sotto la Mole. Senza ricevere però da Alex Berenguer un rendimento fin qui soddisfacente.
L'esterno spagnolo, prelevato dall' Osasuna in cambio di 5 milioni e mezzo più un altro di bonus, ha infatti giocato pochissimo in campionato: appena 193 minuti distribuiti in 4 presenze, di cui 90 solo nella gara d'esordio a Bologna, con tanto di controverso goal annullato.
L'ultima presenza di Berenguer risale alla quinta giornata, turno infrasettimanale contro l' Udinese: un quarto d'ora complessivo al posto di Niang senza lasciare il segno e rimediando pure un'ammonizione qualche minuto dopo.
Poi, il nulla. Mihajlovic lo ha sempre convocato con regolarità, ma lo spagnolo il campo non l'ha più visto. Nemmeno ora che Belotti è infortunato e il serbo è costretto a rivedere i propri piani offensivi per sopperire all'assenza del centravanti della Nazionale.
Contro il Crotone, ad esempio, Niang sembrava poter essere spostato dalla posizione di esterno offensivo a quella di punta più avanzata. Niente da fare: il posto di Belotti l'ha preso Sadiq, l'ex rossonero è rimasto sulla linea dei trequartisti e Berenguer, ancora una volta, si è visto tutta la gara comodamente seduto in panchina.
Morale della favola: da un mese, da quella trasferta di Udine datata 20 settembre, Berenguer non ha più visto il campo. Una delusione per lui e per il Torino, che sull'ex Osasuna puntava dichiaratamente parecchio. C'è ancora tempo, ma i segnali per il momento sono sinistri.


