La visite mediche di rito per l'idoneità sportiva rappresentano il classico iter dopo il trasferimento di un calciatore. Controlli approfonditi da parte del nuovo club per verificare le condizioni di salute e monitorare la situazione dei professionisti.
Nel caso di Emre Can si sono rivelate provvidenziali per la vita del calciatore tedesco di origini turche.
A rivelarlo è stato lo stesso 28enne, passato nell'estate 2018 dal Liverpool alla Juventus a parametro zero, dopo la scadenza naturale del contratto che lo legava ai 'Reds'.
Proprio in occasione degli esami medici propedeutici alla firma del contratto, i medici della Juventus hanno riscontrato qualcosa di anomalo:
"Avevo un tumore alla tiroide e avevo urgente bisogno di un'operazione - ha raccontato Emre Can a DAZN -. Questo ha cambiato molto nella mia vita. Puoi avere tanti soldi, puoi avere tutto, ma la salute è la cosa più importante".
Il calciatore classe 1994, ora in forza al Borussia Dortmund, ha poi aggiunto:
Prossima partita
"Fa parte della vita, consiglio a tutti di fare dei controlli. Non importa quanto crediamo di essere sani; se scopriamo queste cose in tempo, si può agire".
Emre Can ha riavvolto il nastro, raccontando l'episodio accaduto nei primi mesi alla Juventus:
"Sono estremamente grato ai dottori: un paio di mesi dopo le visite mediche con la Juve mi chiamarono. Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non avevo mai sentito parlare di una tiroide e non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è valso solo per questo".