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Sorrentino MaradonaGetty/Goal

E' stata la mano di Dio candidato agli Oscar: Sorrentino e l'ispirazione Maradona

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Non era scontato, ma dopo le nomination dei più grandi premi internazionali, compreso il Golden Globe, la storia era più vicina. Alla fine Paolo Sorrentino ci è riuscito ancora: dopo la vittoria dell'Oscar come Miglior Film in lingua straniera, ora rinominato Miglior film internazionale, il regista napoletano strappa una nuova candidatura, stavolta per la 94esima edizione degli Academy Awards.

Grande tifoso del Napoli, Sorrentino è cresciuto con Diego Armando Maradona come mito assoluto. Il risultato? Il film nominato per gli Oscar 2022, in programma a marzo, è ispirato proprio alla figura del compianto fuoriclasse argentino, scomparso a fine 2020. È stata la mano di Dio, reinvenzione autobiografica del passato del regista.

MARADONA ALL'INTERNO DI 'É STATA LA MANO DI DIO'

Il titolo della pellicola è ovviamente ispirato a quanto successo dei Mondiali 1986, con il famoso goal di mano di Maradona nello storico match contro l'Inghlterra. Una rete che i tifosi del Napoli vivranno come loro, visto l'arrivo del Pibe in città già nel 1984, due anni prima del titolo mondiale con la sua Nazionale.

Nel film di Sorrentino Maradona è presente qualche secondo, ovvero quando il protagonista Fabietto Schisa assiste al suo allenamento. Non si vedrà comunque mai in faccia o in primo piano, ma solo intento a battere le punizioni con il mancino. Segnandole tutte, prima di abbandonare il campo. Quasi invisibile, ma fondamentale: "Lo sai come si chiama questa cosa che ha fatto Maradona?" "Le punizioni?" "Perseveranza".

Perchè Maradona non è protagonista assoluto del film, magari con qualche dichiarazione o con un attore che lo intepreta più approfonditamente? Il Pibe, a pochi mesi dalla sua morte, non diede l'ok all'uso della sua immagine. Viene inquadrato da lontano, nominato dagli spalti.

La sua figura è comunque importantissima ai fini della trama. Basti pensare che la sua famosa citazione 'Ho fatto quello che ho potuto, non credo di essere andato così male', apre i titoli di testa e la pellicola.

L'arrivo di Maradona è la parte positiva per le difficoltà della vita attorno alla famiglia protagonista, gli Schisa: l'entusiasmo per l'acquisto dell'argentino è palpabile e la città è estasiata per la presenza di una figura così importante in quel di Napoli.

La figura di Maradona è essenziale nella storia dei protagonisti a Napoli, nella vita di tutti i giorni. L'importanza di avere la divinità del calcio a pochi passi dalle loro case, ma anche quella di vederlo in tv dall'altra parte del mondo segnare con la mano la rete più discussa di sempre.

SORRENTINO E MARADONA: IL NO AL FILM

Intervistato da Fanpage in autunno, Sorrentino aveva raccontato il suo legame con Maradona, fondamentale nella sua crescita, non solo artistica:

"Maradona mi ha insegnato ciò che dico nel film, cioè che la perseveranza è la piattaforma necessaria per coltivare il talento, però lui nel mio immaginario è una figura religiosa. Non è facile apprendere dalle figure religiose, sono degli unicum. Era un genio del calcio, ma era anche una figura molto carismatica, e gli insegnamenti si prendono più da persone che pensi di poter imitare. Maradona non era imitabile, ecco".

Prima della sua scomparsa, Maradona non aveva - come già evidenziato - autorizzato l'uso della propria immagine per questo film, come evidenziato dal suo avvocato Morla a luglio 2020. Sorrentino, da canto suo, aveva evidenziato come si trattasse solamente di un'ispirazione, intervistato da 'La Stampa':

"Questo è un film sulla mia adolescenza, su quello che ho vissuto. L’ho scritto per i miei figli, per provare a spiegare perché sono sempre così schivo e silenzioso. Ma non ci sono riferimenti evidenti. È un equivoco. C’è un rimando, ed è anche piuttosto evidente, direi. Ma non è un film su Maradona".

DOVE VEDERE 'É STATA LA MANO DI DIO'

Dopo aver avuto una distribuzione limitata nei cinema, E' stata la mano di Dio' è stato inserito nel catalogo Netflix.

'É STATA LA MANO DI DIO' VINCERÀ IL PREMIO OSCAR?

Nonostante la nomination, stavolta le chances di Sorrentino sono risicatissime. Il grande favorito è 'Drive my car', capolavoro di Ryūsuke Hamaguchi che ha conquistato il Golden Globe per il Miglior Film in lingua stranera e ottenuto quattro nomination agli Oscar 2022, in programma il 27 marzo. Davanti a 'Flee', 'Lunana' e 'The worst person in the world' c'è però come prima alternativa proprio E' stata la mano di Dio.

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