"Sono quei momenti che o vai in paradiso o cadi giù: è andata così": sorride, un po' amaramente, Filip Djordjevic, mentre ricorda quel doppio legno nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, nel 2015. E' il passato.
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L'ex attaccante della Lazio ha appeso gli scarpini al chiodo già da qualche anno, ma i suoi goal pesanti in carriera li ha siglati: segue da spettatore i Mondiali, questo sì. Intervenuto a GOALCUP, il format sui Mondiali in onda sul canale Twitch di GOAL Italia, Djordjevic ha parlato dei suoi connazionali, e in particolare di Sergej Milinkovic-Savic, di fronte al crocevia della sua carriera.
"Tutto dipende da lui: se lui sta bene alla Lazio... poi non sappiamo cos'ha nella testa. Sicuramente sono tanti anni che potrebbe andare a giocare finali di Champions League o Europa League, ma si è trovato bene a Roma, e finché lui sta bene questa situazione va altrettanto bene per tutti i laziali. Sicuramente merita una squadra più importante".
Milinkovic-Savic, secondo Djordjevic, può giocare ovunque: dal Real Madrid al Manchester City, passando per il PSG.
"E' difficile lasciare Roma e la Lazio: io sono andato in scadenza, da fuori rosa nell'ultimo anno, ma si sta talmente bene che è difficile muoversi. Anche per questo lo capisco: so che sta bene lì, i laziali lo adorano ed è difficile che si muova. Il ragazzo è talmente forte che può giocare ovunque: se va in Spagna può giocare nel Real Madrid, se va in Francia può giocare al PSG, se va in Inghilterra può giocare al Manchester City. Lo vedo ovunque".
La Serbia è stata eliminata ai Mondiali, e questa non è una notizia positiva per chi simpatizzava per i tanti giocatori della Serie A presenti nella Nazionale serba in Qatar: pazienza, è andata così. C'è qualche rimpianto, comunque, nella carriera di Djordjevic, relativo al suo periodo in Nazionale.
"Il periodo in cui giocavo io in Nazionale è stato un passaggio a vuoto. Abbiamo avuto sempre giocatori forti come Kolarov, Ivanovic e Matic, ma non siamo riusciti a fare un risultato: è un rimpianto, questo".
Parentesi legata anche a Mitrovic: l'attaccante del Fulham da molti "sottovalutato".
"Mitrovic sottovalutato? No: gioca in Inghilterra, guadagna bene, vive a Londra. Ok, il Fulham non è una delle squadre di cui si parla tanto, ma è un Re lì. Anche quando sono retrocessi non ci ha pensato un istante a cambiare".
Djordjevic, nella sua esperienza alla Lazio, è stato allenato sia da Stefano Pioli che da Simone Inzaghi: insomma, dagli attuali allenatori di Milan e Inter.
"Ho un buon rapporto con entrambi: Pioli è stato il mio primo allenatore qui in Italia, mi ha dato una grossa mano all'inizio. Poi è arrivato Simone: sono allenatori diversi, ma sono entrambi "moderni". Non sono quei tipi di allenatori che ti fanno correre come Zeman, ma preparano in maniera diversa.".

