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Federico Dimarco Italy U20Getty

Dimarco a Goal: "All'Inter potevo avere una chance, spero di tornare"

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A vent'anni non è da tutti decidere di lasciare l'Italia, la propria casa e la propria famiglia per rimettersi in gioco, crescere e maturare. E' quello che ha fatto Federico Dimarco, uno dei talenti più puri venuti fuori dalla scuola Inter negli ultimi anni, che la scorsa estate ha scelto di trasferirsi in Svizzera, al Sion.

Ai microfoni di Goal, Dimarco ha spiegato il perché della sua decisione: "Avevo anche delle richieste dalla Serie A, però insieme al mio agente e all'Inter abbiamo deciso di fare questa scelta perché poteva essere un'occasione importante per fare esperienza sia all'estero che come giocatore. Volevo provare a cambiare campionato e sono andato a Sion anche grazie a Tramezzani che mi ha voluto fortemente".

Federico Dimarco Inter

Tuttavia le cose non sono andate benissimo: Dimarco si è procurato un brutto infortunio alla prima giornata di campionato e durante la sua assenza Tramezzani è stato esonerato. "Sono stato fuori tre mesi e mezzo, ma da quando sono tornato le ho giocate tutte. L'arrivo in panchina di Gabri non ha cambiato nulla, l'unica cosa che devono cambiare sono i risultati".

Poi si parla di Inter e Dimarco fa subito capire che quello è un nervo scoperto. I nerazzurri lo hanno ceduto a titolo definitivo e un po' di delusione traspare, anche se lui prova a nasconderla: "Io non mi aspettavo niente eccetto le scelte che ha fatto l'Inter. Evidentemente loro hanno ritenuto che quest'anno non ero pronto a fare il grande salto, che non avevo abbastanza esperienza. Ma sono sicuro che prima o poi avrò la mia opportunità all'Inter".

PS Dimarco

Per uno che è nato in una famiglia interista ed è entrato a far parte delle giovanili dell'Inter a soli 8 anni, l'obiettivo non può che essere quello di imporsi in maglia nerazzurra. Nel 2015, a 17 anni appena compiuti, Mancini lo ha fatto esordire in Serie A contro l'Empoli. Un momento che Dimarco sognava sin da bambino: "E' stata un'emozione incredibile esordire in Serie A con la squadra che tifi sin da bambino. Un qualcosa che ogni persona vorrebbe avere come desiderio".

Un anno dopo c'è ancora una volta l'Empoli nel suo destino: Dimarco è reduce da uno straordinario Europeo Under 19, durante il quale ha trascinato l'Italia sino alla finalissima (poi persa con la Francia) con ben quattro goal tra punizioni e rigori, mettendo in mostra il suo micidiale sinistro. L'Inter lo gira in prestito proprio all'Empoli e tutto sembra apparecchiato per la sua definitiva consacrazione.

Federico Dimarco Italy U19

Al Castellani sono esplosi tantissimi talenti negli ultimi anni, ma Dimarco capitò nell'annata sbagliata, quella culminata con la retrocessione: "Non era facile, perché i risultati non venivano e quindi era giusto far giocare gente con maggiore esperienza. Però devo ringraziare anche l'Empoli perché mi ha fatto crescere come persona e come giocatore, anche se non ho giocato tantissimo".

Ma Dimarco non voleva passare un'altra stagione a fare il comprimario, nonostante le proposte in estate non mancassero: "Magari restavo in Serie A e facevo la riserva di qualcuno ed io non volevo, quest'anno volevo giocare, volevo metterti in mostra e quindi ho scelto di andare al Sion".

Federico Dimarco José Callejon Napoli Empoli Serie AGetty

Anche a gennaio qualche sondaggio c'è stato: "C'erano le voci che giravano, ma niente di concreto. Adesso penso a fare bene qua, poi vediamo in base a quello che succederà in questi ultimi mesi". Il primo obiettivo è conquistare la salvezza con il Sion, attualmente ultimo in classifica nel campionato svizzero.

L'ultima domanda non poteva che essere sull'Inter e questa volta Dimarco si lascia andare un po' di più. Scuote la testa quando sottolineamo i problemi di Spalletti sulla fascia sinistra con i vari Dalbert, Nagatomo e Santon. Sa bene che poteva avere una chance e che probabilmente se la sarebbe anche meritata: "Certo, sì... ma purtroppo decidono loro e non posso andare io lì a dirgli che devo giocare. La mia speranza è quella di tornare, questo senza dubbio". 

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