Tante esclusioni, tante panchine e tanto tempo per riflettere sui propri errori: la stagione di Dele non ha rispecchiato il suo grande potenziale, tanto che la convocazione per Euro 2020 è rimasta soltanto un miraggio.
Lo stesso Tottenham ha fallito nuovamente il ritorno in Champions League, missione divenuta ancora più complicata dopo l'esonero di José Mourinho: proprio del suo rapporto col tecnico portoghese ha parlato il trequartista inglese ai microfoni di Goal, facendo mea culpa senza puntare il dito contro lo 'Special One'.
"Biasimo soltanto me stesso. Dovrei offrire un livello in cui è difficile per un allenatore tenermi fuori. Non biasimo nessuno tranne me stesso. Lavorare con Mourinho è stata una grande esperienza da cui ho imparato molto".
La voglia di rivalsa è enorme e il lavoro verso il ritorno a grandi livelli prosegue con costanza.
"Voglio rendere quest'anno uno dei migliori mai avuti. Molta gente ha detto che ho bisogno di ritrovare la forma di qualche anno fa: io voglio andare oltre e raggiungere il mio pieno potenziale per migliorarmi il più possibile. Sono stati anni difficili, ma ho lavorato duramente e ho analizzato cosa devo fare per migliorare. Mi sono allenato quasi tutti i giorni della mia vacanza, anche perché non sentivo di aver bisogno di tanto riposo. Tutti cercano quella percentuale in più, quindi serve stare al passo. Mi sento bene, come non mi sentivo da tanto tempo ormai".
Le critiche non toccano Dele, a meno che queste non provengano da allenatori o compagni di squadra.
"I social media sono fantastici perché danno a tutti la possibilità di avere un'opinione. Per me e per persone come Harry (Kane, ndr) è importante concentrarsi solo sulle critiche provenienti da allenatori, compagni di squadra, amici e familiari. Chiunque può dire qualsiasi cosa e farla diventare un rumor: quindi noi dobbiamo concentrarci su ciò che ci interessa veramente per fare bene".


