E' stata una stagione strana quella di Kalidou Koulibaly: uno dei migliori del Napoli, in termini costanti e generali, ma con alcune prove sottotono. Ci sta, comunque, considerando anche l'esperienza che lo ha visto laurearsi campione d'Africa con il Senegal.
Come ogni anno, con l'avvicinarsi dell'estate, si riaprono i discorsi relativi al mercato: è pur sempre uno dei difensori più forti d'Europa, non può essere altrimenti.
Intervenuto a margine dell'evento "Race for the cure" promosso da Komen Italia, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha fatto il punto sulla sua situazione.
"Koulibaly è un simbolo del Napoli e se vuole non essere più un simbolo è lui che lo deve decidere. Noi vogliamo che Koulibaly resti, ma non è che la gente la si può obbligare. Ognuno ha la propria dignità e le proprie esigenze: noi rispettiamo chiunque".
Koulibaly ha un contratto in scadenza nel giugno del 2023, quindi è logico che si parli del suo futuro. De Laurentiis, riferendosi al passato, invece, ricorda l'unica volta in cui ha fatto rispettare il contratto di un suo tesserato.
"Vi risulta che io abbia mai obbligato qualcuno, pur avendo anni di contratto, a restare? No, mai. L'unico che ho obbligato, e che saluto che è un caro amico, è stato Walter Mazzarri, che dopo due anni mi disse: 'Presidente, voglio andare via'. E io: 'No, tu qua devi rimanere'. E lui rispettosamente è rimasto".
Intervenuto poi sul canale Twitch di Jijantes, ha puntualizzato la situazione relativa all'interessa del Barcellona.
"Il Barça non ha parlato con me e credo che il Barça non abbia i soldi per comprare nessuno perché credo che gli abbiano impedito di fare mercato per un certo periodo. Non è in vendita. Uno scambio con Pjanic? Se piace bisogna chiederlo all'allenatore, ma non facciamo scambi con nessuno".


